Manovra, Legambiente presenta dati allarmanti su conseguenze tagli trasporto pendolare

 Folle aumento del prezzo del biglietto e milioni di persone in auto; Roma più cara di Berlino e Parigi; ogni anno 1.320 euro in più per gli abbonamenti
“Subito un Decreto per 3 centesimi di accisa a sostegno della mobilità sostenibile, da recuperare a spese di petrolieri e distributori”
Milioni di pendolari appiedati e costretti a riversarsi sulle strade oppure prezzi di biglietti e abbonamenti raddoppiati o addirittura triplicati. Queste le conseguenze dirette dei tagli inseriti nella manovra finanziaria a danno del trasporto locale.

Chimica, firmata intesa polo verde a Porto Torres

Legambiente: ”È un’iniziativa positiva, che va nella giusta direzione per passare concretamente dalla vecchia chimica di base dei derivati del petrolio a quella del futuro, fondata sull’innovazione e materie prime rinnovabili”.
Il responsabile del settore scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani, commenta così la notizia della sottoscrizione del protocollo d’intesa per la chimica verde a Porto Torres da parte di governo, enti locali della Sardegna, Eni e sindacati della chimica, che ha per obiettivo la riconversione industriale del sito petrolchimico sardo. ”Solo puntando sulla ricerca e sullo sviluppo dell’industria manifatturiera occidentale – prosegue Ciafani – la chimica riuscirà a competere sui mercati globali sempre più invasi dalle produzioni a basso prezzo ma ad alto costo ambientale di Cina e India”.

Referendum, un atlante creative commons per dire no al nucleare

 12 tavole promosse dal Comitato “Vota Sì per fermare il nucleare”
Dalla sicurezza ai costi, dalla localizzazione delle centrali agli incidenti, dalle scorie alle alternative sostenibili. Per farsi un’idea sul nucleare e capire ”perché è necessario dire no al ritorno dell’Italia all’atomo” oggi c’è uno strumento in più: l’Atlante Nucleare, un progetto collettivo di information design realizzato da 12 grafici italiani (Studio FM, Happycentro, Andrea Rauch, Francesco Franchi, Lcd, Francesco Maria Giuli, Mario Bubbico, Studio KM0, Stefano Rovai, Tankboys, Marco Lobietti – G.I.U.D.A., Fupete) per il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’.

Dl sviluppo, blitz di Legambiente contro la svendita delle spiagge

 Tutti in costume davanti al ministero dei Beni culturali per dire no alla privatizzazione del demanio. ”Galan batta un colpo, spetta al Ministero dei Beni Culturali tutelare le coste italiane”.
Volontari in costume nel centro di Roma per protestare contro la privatizzazione delle spiagge che, di fatto, si profila con l’attuazione del decreto legge Sviluppo, che all’art. 3 prevede il “diritto di superficie” sull’area demaniale, di fatto una svendita delle spiagge ai privati per 20 anni. Legambiente è scesa in piazza, davanti alla sede del ministero per i Beni e le attività culturali con tanto di teli da mare, cappellini e creme solari, palette, secchielli e picnic per dire no a nuove costruzioni in riva al mare e alla legalizzazione degli abusi già presenti sulle coste.

Dl Omnibus, governo pone fiducia

 Legambiente: ”Il governo ha paura della voce degli italiani”.
”La decisione del governo di porre la questione di fiducia sul decreto omnibus, che contiene diverse norme tra cui quelle per aggirare il referendum sul nucleare, si configura come un vero e proprio furto di democrazia”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sulla decisione del governo di porre la fiducia alla Camera sul dl omnibus.

Evento ”Terra Futura”: 20-22 maggio 2011

 40 milioni di persone hanno abbandonato le proprie terre nel 2010 a causa dell’impatto dei cambiamenti climatici
Legambiente: ”Importante riconoscere giuridicamente i profughi ambientali come rifugiati”
Solo nel 2010 sono state 40 milioni le persone costrette a lasciare le proprie terre a causa dei cambiamenti climatici. È questo l’allarme lanciato da Legambiente che, nel corso di Terra Futura, la mostra-convegno sulle buone pratiche a Firenze fino al 22 maggio, ha presentato il dossier ”Profughi ambientali: Cambiamento climatico e migrazioni forzate”. Secondo il dossier, se fino a qualche anno fa erano le guerre la causa principale delle emigrazioni di massa, oggi gli eventi metereologici estremi causati dal surriscaldamento del Pianeta rappresentano il fattore in assoluto predominante. Basta pensare che nel 2008 ben 20 milioni di persone sono state costrette a spostarsi temporaneamente o definitivamente in seguito ad alluvioni, desertificazione e fenomeni atmosferici estremi, contro i 4,6 milioni di profughi creati da guerre e violenze.

Ecomafie e crimini contro l’ambiente

 La direttiva Ue sulla tutela penale ambientale: un’occasione persa per l’Italia
Lo schema di decreto legislativo con cui, ad aprile, il governo ha dato seguito all’obbligo imposto dall’Unione europea di tutelare penalmente l’ambiente rappresenta un’occasione mancata per una ”riforma di civiltà’‘: inserire nel codice penale i delitti contro l’ambiente. Il nostro Paese sconta, infatti, fenomeni di ecomafia e di criminalità ambientale gravissimi e il recepimento delle direttive 2008/99 e 2009/123 avrebbe potuto essere l’occasione per porre rimedio alla situazione attuale di norme solo contravvenzionali, sparse in diversi testi unici, codici, decreti legislativi, e per disciplinare con pene efficaci, proporzionate e dissuasive, come richiesto dall’Europa, alcune fattispecie specifiche e ben individuate. Tra queste: i delitti ambientali in forma organizzata, l’inquinamento ambientale, il danno ambientale e pericolo per l’incolumità pubblica, il disastro ambientale, l’alterazione del patrimonio naturale (flora e fauna), il traffico illecito di rifiuti, la frode ambientale, il ravvedimento operoso.

Nucleare. Comitato Vota Sì : camera non si presti a raggiro

”Il Parlamento non si presti a questo raggiro che vuole cancellare il referendum senza fermare veramente i programmi atomici del governo”. Il Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’, 80 associazioni per il ‘sì’ al referendum contro il ritorno dell’Italia all’energia dell’atomo, rivolge un appello ai deputati che hanno avviato la discussione in Aula sul decreto Omnibus.

Nucleare, Comitato Vota Sì: Sardegna, vittoria eclatante per tutto il Paese

”Il ‘no’ al nucleare ha stravinto. Un segnale chiaro a chi pensa che gli italiani si faranno prendere per il naso. Dalla Sardegna arriva una vittoria eclatante, e non solo per i cittadini dell’isola. Ogni italiano voterebbe allo stesso modo. Il Parlamento nazionale, che si appresta a decidere sul finto stop al nucleare proposto dal governo, ne prenda atto”. Le oltre 80 associazioni del Comitato ‘Vota Sì per fermare il nucleare’ esultano all’esito del referendum consultivo: ”Un risultato eclatante vista la scarsissima presa degli ultimi referendum. E tanto più forte perché arriva dopo mesi di disinformazione e boicottaggio sul nucleare”.

Nucleare, risultato referendum Sardegna

 Legambiente: ”Risultato clamoroso conferma forte consapevolezza dei cittadini”
Nonostante il silenzio assordante di molti media sul tema del referendum sul nucleare e l’oblio che ormai cela la sciagura – ancora drammaticamente in corso – di Fukushima, l’enorme affluenza al voto in Sardegna conferma la volontà dei cittadini di partecipare concretamente alle scelte per il proprio futuro non solo energetico.

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