Ok Camera a manovra Monti

 Mario Monti ottiene la fiducia sulla manovra, ma con sessantuno voti in meno. L’ulteriore riduzione per il voto finale sul provvedimento si ferma a quota 402, ma il presidente Monti non si scoraggia e ricorda subito alla politica le sue responsabilità. ”Se non facciamo tutti il nostro dovere, si mette a rischio l’Italia. Siamo accomunati dalla stessa intrapresa”.

E ripete: “Se tutti facciamo il nostro dovere con senso di responsabilità non ho dubbi che l’Italia si salverà. Perché questo è in gioco: è a rischio il benessere degli italiani. Anche se personalmente, io non sono affatto disperato”. Anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano richiama tutti alla necessità di ”scelte severe e coraggiose, di fronte al pericolo di un drammatico disastro finanziario”.

Incontro Monti-Napolitano

 Mario Monti ha illustrato al Presidente della Repubblica le misure che prevedono un decreto legge urgente. Durante l’incontro si è fatto il punto sull’iter della manovra e sul malcontento che vari settori parlamentari hanno espresso per il mancato accoglimento di alcune proposte di modifica. Napolitano è preoccupato, naturalmente, ma concorda con il governo sulla necessità di chiudere questa prima fase dell’esecutivo per mettere in sicurezza la credibilità dei conti pubblici.

Monti apre alla Tobin tax

 Obiettivo: colpire le transazioni finanziarie per alleggerire la pressione fiscale sulle famiglie e le imprese. Mario Monti ha già comunicato a Bruxelles di essere ora favorevole a una tassazione delle operazioni finanziarie e spiega: ”Uno dei modi per arrivare non dico al basta tasse, ma almeno al meno tasse per le famiglie e le imprese è quello di avere una fiscalità estesa anche al mondo della finanza, con la possibilità di tassare le grandi operazioni finanziarie. Ho quindi notificato in sede europea che l’Italia è disposta a cambiare la posizione tenuta dal precedente governo contro la cosiddetta Tobin tax”.

Manovra: modifiche Ici, scudo e pensioni

 Mario Monti riferendosi alle critiche sulla manovra: ”Dire pagano sempre i soliti è rifarsi a luoghi comuni. Abbiamo identificato nuova materia: a pagare saranno nuovi noti, in modo tale che potremo tassare meno le imprese e il lavoro, come si conviene a un’economia che vuole crescere”.
Il presidente del consiglio, Mario Monti, in commissione Bilancio alla Camera: ”La manovra porta un aumento della pressione fiscale ma l’alternativa sarebbe stata un avvitamento nella crisi del debito sovrano che porterebbe, non alla recessione ma alla distruzione del patrimonio e all’evaporazione del reddito degli italiani.

Monti fa il punto sulla manovra

 “Fermezza sulle misure con equità – dice Mario Monti – per far ripartire la crescita in un contesto di equità sociale”.
Mario Monti è fermo nelle sue decisioni. Nel corso di una telefonata con il primo ministro di Danimarca, Helle Thorning Schmidt, rassicura con fermezza: ”L’Italia conferma la forte determinazione ad attuare le misure decise per assicurare il consolidamento fiscale ed avviare riforme strutturali. Sono misure utili e necessarie per far ripartire la crescita in un contesto di equità sociale”.

Monti convoca i sindacati

 Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha convocato i sindacati per un incontro informale a Palazzo Chigi.
Scopo dell’incontro è quello di fare il punto sulla manovra, in particolare sulle misure per pensioni e fisco. In parlamento si continua a lavorare alle proposte di modifica alla manovra, ma non cambia il nodo delle coperture. I direttori di alcuni giornali hanno scritto a Monti, facendo presente che il taglio dei contributi all’editoria rischia di stoppare un centinaio di testate.

Mario Monti: ”Partiti lontani dalla manovra”

 Il presidente del Consiglio sottolinea: ”Non sono solo i saldi ad essere intoccabili, ma anche la struttura e la distribuzione di carichi da essa previsti”.
Monti chiarisce ancora che l’Esecutivo ha potuto chiedere pesanti sacrifici affrontando le forti opposizioni che arriveranno, solo perché non è obbligato ad affrontare il giudizio degli elettori. Peraltro, sottolinea, i leader Ue hanno apprezzato la manovra e l’Italia ha ritrovato la sua credibilità all’estero. E questo giustifica le misure adottate, seppur pesanti. Messo a punto quanto chiesto dalla Merkel e, tuttavia, non è finita. Molto c’è ancora da fare e questo spiega la necessità di una veloce approvazione del decreto.

Incontro Monti-Geithner: “Sostegno all’Italia e all’Ue”

 Il segretario del Tesoro Usa, nell’incontro con Mario Monti, si è detto soddisfatto. “Adesso tornerete a crescere”, ha dichiarato. Grande soddisfazione per il Presidente del Consiglio, dopo i “grandi lavori” per varare la manovra economica, definita Manovra Salva Italia. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di voler sostenere gli ammirevoli sforzi di Mario Monti, dell’Italia e dell’Unione Europea e guardano con molto interesse al Vertice Europeo che si è aperto a Bruxelles, anche perché sono incoraggiati dai progressi delle ultime settimane.

Monti ospite di Bruno Vespa in tv

 Ospite di Porta a Porta, Monti ha detto chiaramente: “Gli italiani capiranno la manovra. Le pensioni l’intervento più sofferto”
Mario Monti, per la prima volta in televisione come presidente del Consiglio, fa subito una premessa: ”La manovra era necessaria e senza alternative, altrimenti lo Stato entro breve non avrebbe potuto più pagare né stipendi né pensioni e quindi per l’Italia sarebbe stata la bancarotta. Sono qui non per far piacere a lei, ma per spiegare direttamente agli italiani la gravità della situazione economica del nostro Paese e i conseguenti sacrifici che il suo governo ha dovuto imporre”.

Monti: ”Sacrifici temporanei ma anche sviluppo”

 Mario Monti nell’aula di Montecitorio: ”I sacrifici saranno dolorosi, acuti e riguarderanno tutti i gruppi sociali. Ma non farli oggi significherebbe doverne fare di ben più gravi tra qualche giorno”.
Mario Monti illustra la manovra anticrisi con toni drammatici: ”Se non si riuscirà a ridurre il debito pubblico c’è il rischio di sprofondare nell’abisso. Fuori dall’Europa, per il nostro Paese, cè solo il baratro della povertà, del crollo dei redditi, dell’isolamento”.

preload imagepreload image