Il Presidente del Consiglio riparte dalla riforma del Fisco. “Ma – dice – è presto per abbassare le tasse”

 Silvio Berlusconi torna a Roma e riparte dal Fisco, ma spiega che quest’ anno sarà difficile abbassare le tasse. Anche Gianfranco Fini chiede un intervento “più incisivo” sui redditi bassi, e il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, si dice pronto ad aprire il confronto. Pier Ferdinando Casini pensa alle famiglie: “Prima di fare la riforma fiscale bisogna dare loro ossigeno approvando una legge sul quoziente fiscale”.

Ok della Camera alla Finanziaria. Prorogato lo scudo fiscale, aumento dell’ aliquota

 Puntualizzazione di Tremonti: il nuovo scudo fiscale avrà due scadenze e due aliquote. Partirà dall’ entrata in vigore del decreto Milleproroghe e fino al 28 febbraio avrà un’aliquota del 6%, mentre da marzo fino al 30 aprile l’ aliquota salirà al 7%. L’ opposizione è contro gli scudi. Il leader dell’ Idv, Antonio Di Pietro, in Aula alla Camera nel corso delle dichiarazioni di voto finale sulla finanziaria, ha definito lo scudo fiscale “una tangente di stato, tangente che questo governo percepisce da evasori fiscali, dai corrotti, dai mercanti di droga. Per questo la finanziaria è una legge criminogena perché mette voglia di violare la legge e dopo il riciclaggio di Stato prevede un uso ingiusto e improprio delle risorse”.

Il Governo esclude la Cedolare secca sugli affitti. Assoedilizia: grave errore di politica economica

 Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici

La mancata introduzione della cedolare secca sui redditi da locazione è un grave errore di politica economica in cui incorre il Governo; soprattutto in questo momento di seria crisi economica.

Questa misura, applicata a tutti i contratti di locazione, potrebbe concorrere a far emergere il sommerso del settore; ma, soprattutto, in prospettiva, sposterebbe dall’ area della esenzione fiscale a quella della tassazione una rilevante massa di abitazioni e produrrebbe un incremento del PIL dell’ ordine dell’ 1-1,5 % .

Si è parlato tanto di cedolare secca e si è detto che il peso per le casse pubbliche è superiore ai vantaggi derivanti dal recupero Irpef, conseguente all’ emersione del nero nel comparto della locazione. Ma la questione è assai più complessa perché si tratta di un problema non solo di Irpef diretta, ma di complessivo effetto propulsivo nei confronti della nostra economia e del gettito fiscale.

Ok del Senato allo scudo fiscale allargato. Incerto Napolitano: “Valuterò il testo”

 Il Senato ha dato il via, con 140 voti favorevoli, 21 contrari, un astenuto, al decreto legge correttivo della Legge anticrisi, che prevede anche la modifica e l’ estensione della terza versione dello scudo fiscale con la protezione di una serie di reati tributari e delle violazioni contabili, tra cui il falso in bilancio.

Lo scudo fiscale varrà dal 15 settembre al 15 dicembre 2009, quindi quattro mesi in meno rispetto alla scadenza del 15 aprile 2010 precedentemente prevista. Al voto non ha partecipato il Pd che ha duramente criticato l’ estensione dello scudo fiscale – ter a una serie di reati. Il provvedimento passa ora all’ esame della Camera che dovrà convertirlo entro il 3 ottobre pena la decadenza delle misure.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Nessun commento. Quando mi sarà trasmesso il testo da promulgare, approvato dal Parlamento, valuterò le eventuali novità

Cernobbio. Meeting dell’ economia Ambrosetti. Denuncia del Presidente di Assoedilizia

 Partecipando al meeting Ambrosetti dell’ economia, che si tiene a Cernobbio, il presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici, denuncia le iniquità e la antieconomicità della fiscalità immobiliare. La fiscalità immobiliare distorta rovina i bilanci delle piccole imprese e degli investitori del risparmio negli immobili.

“Non è accettabile che lo Stato italiano, di fronte alle legittime richieste dei
proprietari immobiliari rappresentate da Assoedilizia che ha, nel corso degli ultimi mesi, denunciato le iniquità della fiscalità del settore, continui a fare orecchi da mercante.

Questo atteggiamento dello Stato, improntato alla massima del chi ha avuto ha avuto , non va affatto bene. A noi, lo Stato mercante non piace. A noi piace lo Stato dispensatore di giustizia e di equità, responsabile delle sorti dei propri amministrati, non il furbetto.

Ebbene, come si fa a tollerare che si debbano pagare le imposte sul reddito anche quando questo non c’ è più ? O che lo Stato presuma un reddito sulla base di un parametro fissato arbitrariamente dallo stesso, con riferimento ad un valore immobiliare stabilito peraltro unilateralmente e di fatto insindacabilmente sempre dallo Stato stesso?

Alludiamo da un lato all’ obbligo fiscale del proprietario dell’ immobile di pagare l’ Irpef sui canoni di locazione commerciale anche se il conduttore è insolvente; senza che sia previsto alcun meccanismo di credito fiscale. La Corte Costituzionale ha lanciato un monito in proposito, ma né il legislatore, né le interpretazioni ministeriali lo hanno recepito.

D’ altro lato pensiamo alla verifica di congruità dei canoni della locazione, sulla base del 10 % del valore catastale capitalizzato: verifica che apre la strada agli accertamenti. Ebbene, i canoni, per via della crisi economica, diminuiscono: ma i valori catastali, spinti al rialzo dai Comuni alla disperata ricerca di incrementi del gettito ICI, continuano ad aumentare. E la congruità è sempre più lontana.

L’ ultimo Dpef presentato dal governo alle parti sociali. Con la riforma della Finanziaria si chiamerà “Decisione quadro”

 Il Dpef varato il 15 luglio dal Consiglio dei ministri è stato l’ ultimo. Lo ha ricordato alle parti sociali il titolare dell’ Economia, Giulio Tremonti, ricordando che la riforma della Finanziaria in via di approvazione introdurrà la Dfp, Decisione di finanza pubblica. Il governo, ha detto Tremonti, confermerà le prestazioni per quanto riguarda pensioni, assistenza e sanità perché “la pace sociale è necessaria”. Fondamentale l’ attuazione del federalismo fiscale e la lotta all’ evasione, a suo giudizio, e il Dpef conterrà anche i finanziamenti della Banca mondiale.

“Ancora una volta non c’ è nulla per il lavoro dipendente” e i pensionati. Così ha si è espresso il segretario della Cgil Guglielmo Epifani al termine dell’ incontro con le parti sociali sul Dpef. Epifani ha anche sottolineato che “il governo non ci ha detto nulla né sulle pensioni né sullo scudo fiscale. L’ unica cosa che ci hanno detto è che per il lavoro dipendente dal fisco non verrà nulla. Cosa dobbiamo fare? Tutto questo è inammissibile”.

Per la Cgil è stato un incontro generico: “I problemi sono da affrontare con più forza, ha detto Epifani. Le risposte non sono venute e di questo mi rammarico. Abbiamo sollecitato il governo a stanziare risorse per i contratti pubblici e chiesto, stante la situazione relativa agli ammortizzatori sociali, che il governo dovrebbe pensare di aumentare in via straordinaria la durata della disoccupazione”.

Durante l’ incontro, secondo quanto riferiscono le agenzie, Epifani ha detto che”“la Cgil è disposta a parlare di pensioni, ma in modo organico e puntando sulla flessibilità in uscita come previsto dalla riforma Dini. Si sarebbe dovuto fare di più a sostegno della domanda, evitando il crollo del Pil da cui dipende anche il cattivo andamento del deficit, malgrado l’ impegno del governo sui conti pubblici”.

Da un’ indagine del Sunia: l’ 85% di stranieri ha l’ affitto irregolare. Evasione per oltre un miliardo di euro

 Sono circa quattro milioni gli immigrati che vivono in affitto in Italia e l’ 85% ha un contratto non registrato o registrato per una cifra inferiore a quella versata: l’ imposta annualmente evasa supera il miliardo di euro. È questo il risultato di un’ indagine svolta su un campione di 1.000 famiglie straniere svolta dal Sunia, il Sindacato nazionale degli inquilini e degli assegnatari.

Il 70% ha un reddito inferiore a 15.000 euro annui, l’ 80% vive in coabitazione con uno o più nuclei familiari, spesso in condizione di sovraffollamento, a volte estremo, in abitazioni spesso carenti di servizi, in stabili fatiscenti. La casa dunque è un problema sempre più difficile da affrontare per i circa 1.300.000 nuclei familiari stranieri che vivono in Italia, nuclei che si rivolgono per la quasi totalità al mercato dell’ affitto.

Nell’ 85% dei casi il contratto non è registrato o lo è per una cifra inferiore (nel 90% un terzo della cifra reale), i canoni inoltre sono maggiorati rispetto a quelli ordinari del 30 – 50% con la giustificazione dei rischi che il locatore corre ospitando irregolari, anche considerando la stretta imposta dal pacchetto sicurezza.

Evasione fiscale. Task force dell’ Agenzia delle Entrate sulle compensazioni indebite

 Dai controlli sono emersi 317 milioni di euro tra evasione diffusa e comportamenti fraudolenti, che presumibilmente, sostiene l’ Agenzia, finiranno nelle casse dell’ erario entro l’ anno. Sono questi i risultati della task force messa in campo dall’ Agenzia, presentati ieri nel corso di una conferenza stampa.

In particolare l’ attività di controllo ha portato ad individuare per il biennio 2007 – 2008 e i primi mesi del 2009 compensazioni sospette per 167 milioni di euro in capo a 234 soggetti, concentrati per lo più in Lombardia, e con una larga incidenza nel settore dell’ edilizia.

Allo stesso tempo sono stati individuati 8 mila soggetti che nel modello F24 hanno utilizzato in compensazioni crediti Iva per un ammontare di 150 milioni di euro pur non avendo presentato la relativa dichiarazione. Per questi soggetti è già in corso il recupero delle imposte e dei contributi pagati in compensazione con crediti inesistenti, mentre la platea totale dei soggetti sotto controllo è di circa 80 mila.

Estero. La riforma del presidente Usa contro l’ evasione fiscale

 Barak Obama ha messo a punto una riforma diretta alla lotta contro l’ evasione fiscale e il trasferimento di denaro nei paradisi fiscali, con l’ obiettivo di recuperare 210 miliardi di dollari in dieci anni. “A nessuno piace pagare le tasse ma la maggior parte degli americani capisce che è necessario farlo”, ha detto il capo della Casa Bianca, nel presentare il progetto. Mentre il segretario al Tesoro americano Timothy Geithner ha precisato che l’ Irs (Internal Revenues Service, l’agenzia delle entrate americane) rafforzerà le proprie capacità di azione.

“Non c’ è priorità economica più sentita dal presidente Obama che quella di creare nuovi e ben pagati posti di lavoro negli Stati Uniti”, si legge in una nota della Casa Bianca. A oggi il nostro ordinamento fiscale garantisce un vantaggio competitivo alle società che investono e creano lavoro all’ estero rispetto a quelle che investono e creano posti di lavoro negli Stati Uniti”.

preload imagepreload image