Il fascismo va condannato tanto quanto il nazismo. Lo ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno, al termine della giornata di visite al campo di sterminio di Auschwitz. “Quello che è chiaro per me – ha detto l’esponente di An – è che la condanna del fascismo e del nazismo deve essere ugualmente netta. Questo deriva dalla memoria di quello che è successo”.
Aiutato da due ragazzi rom, due musulmani e dal presidente della comunità ebraica romana, il sindaco Alemanno ha deposto ai piedi del Muro della morte, insieme a una corona di rose bianche, un sasso a dimostrazione della “stabilità” del ricordo che non deve mai abbandonarci.
Hanno accompagnato la visita del sindaco, 250 ragazzi della scuole romane. “Uno dei momenti più emozionanti e personalmente coinvolgenti – ha detto Alemanno – è stato il forte e sentito abbraccio con il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici. Un abbraccio inatteso – ha rivelato il sindaco – ma che mi ha particolarmente emozionato”.