Il leader della lega nord Umberto Bossi: “Sulle pensioni il governo ancora rischia ma alla fine una strada l’abbiamo individuata”.
”Ora bisogna vedere cosa dice l’Europa. Le pensioni di anzianità non si toccano. Sono sempre stato contrario a far pagare dieci volte chi ha già pagato. Non è possibile portare le pensioni a 67 anni per far piacere ai tedeschi. Non possiamo farlo, la gente ci ammazza. Io le pensioni a 67 anni non le tocco. Posso trattare, ma fin lì non posso arrivare. Non posso toccare le pensioni che sono a posto e portarle a 67 anni per far piacere ai tedeschi, che hanno un sistema pensionistico sballato. Mentre il nostro sistema pensionistico è in vantaggio rispetto a tutti gli altri europei”.
Attualità
Berlusconi ribatte a Merkel-Sarkozy: ”Nessuno ci dia lezioni”
Il presidente del Consiglio replica a Merkel e Sarkozy: “Nessuno nell’Unione può autonominarsi commissario e parlare a nome di governi eletti e di popoli europei. Nessuno è in grado di dare lezioni ai partner”.
Il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert ha subito spiegato: “La Germania ha grande fiducia nella conduzione italiana della crisi dell’euro. Francia e Germania considerano l’Italia un paese economicamente molto forte, un importante membro Ue e uno dei nostri partner più stretti. Germania e Francia considerano l’Italia un Paese dalle prestazioni economiche molto alte che ha, tuttavia, un alto debito. Le allusioni italiane sul sorriso scambiato in conferenza stampa tra Merkel e Sarkozy sono basate su un malinteso“.
Merkel: urgono misure, abbiamo fiducia in Berlusconi
Dalla Ue ultimatum all’Italia: la Merkel e Sarkozy vogliono impegni concreti.
La Merkel ha detto di avere fiducia in Berlusconi: ”Spero che tutte le decisioni necessarie saranno prese, perché la fiducia ha bisogno di prospettive chiare. L’Italia ha una forza economica notevole, ma ha un debito pubblico molto elevato che deve essere ridotto in modo credibile”.
Confindustria incalza il governo: “Subito il dl sviluppo”
Emma Marcegaglia: ”Facciamo bene e subito le cose che dobbiamo fare con il dl sviluppo piuttosto che farcele imporre dall’Ue”.
Il presidente di Confindustria incalza: ”Da quello che sappiamo fino ad oggi, le cose di cui si parla sono deludenti. Non possiamo farci commissariare continuamente. Qui rischiamo che l’Europa ci imponga delle scelte, noi siamo un grande Paese, non possiamo farci commissariare continuamente dall’Europa o dagli altri Paesi. Quindi chiediamo che il decreto sviluppo venga varato nel più breve tempo possibile, che abbia all’interno riforme serie e non piccole cose. Chiediamo al governo di non fare piccole cose e avere il coraggio di fare grandi riforme e non farsi bloccare da fini elettoralistici”.
Berlusconi: i cittadini devono scegliere i candidati
Il presidente del Consiglio, parlando del governo, si dice sicuro della sua stabilità.
E precisa: ”Sono riuscito a durare cinque anni la prima volta e penso anche questa volta. Semplicemente grazie alla mia personale autorevolezza e anche con il vostro aiuto”. Poi ha rivolto un complimento esplicito a Giorgio Napolitano: ”Quando c’è un Capo dello Stato intelligente e puntuale, come quello che abbiamo oggi, firma la legge che arriva dal Parlamento”.
Gheddafi ucciso, chiusa una pagina drammatica della storia
Si era nascosto in una buca a Sirte. Il suo ultimo grido ai ribelli: “Non mi sparate”
Il ”Leader della rivoluzione” si faceva chiamare Muammar Gheddafi, da quando nel 1969 salì al potere. E se una rivoluzione lo portò al potere, oggi è stata ancora una rivoluzione a fermare la fine di 42 anni del suo potere assoluto, della sua dittatura. Il premier del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) libico, Mahmoud Jibril così ha confermato la fine del rais: ”Gheddafi è stato ucciso. Aspettavamo da molto tempo questo momento”.
Monito Napolitano: subito riforme per la crescita
Giorgio Napolitano: ”Chiedo una netta assunzione di responsabilità. E sottolineo la necessità di mettere al centro la disoccupazione e le frustrazioni dei giovani. Non posso tacere la mia angustia poiché le condizioni non si sono finora verificate. È il momento di abbattere a ritmo sostenuto il muro del debito pubblico. Le riforme sono impellenti, ciascuno faccia la sua parte, anzitutto il governo”.
Decreto Sviluppo, imprese a Berlusconi: sì dl, ma niente soldi
Le associazioni delle imprese in una lettera al premier Silvio Berlusconi: “L’Italia ha mezzi e risorse per risalire la china ma il tempo è scaduto”.
Il nuovo appello firmato da Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle cooperative, Abi e Ania: “La situazione è sempre più difficile, la fiducia nel nostro Paese sta velocemente diminuendo malgrado gli innegabili punti di forza dell’Italia. È stato presentato un ‘Manifesto delle Imprese’ con proposte tese a favorire la sostenibilità del debito pubblico nel medio periodo e la ripresa economica del nostro Paese. Ad oggi, nessuna reazione concreta è seguita da parte del Governo e nessun dialogo è stato aperto. Il ritardo che stiamo accumulando sul fronte del rilancio della crescita e della credibilità sta costando moltissimo in termini di occupazione, valore dei beni e dei risparmi delle famiglie, investimenti e valore delle imprese”.
Scontri a Roma, Maroni: ”Ora nuove misure legislative”
Il ministro dell’Interno Roberto Maroni oggi in Senato annuncerà una proposta per nuove leggi.
L’obiettivo è quello di consentire alle forze dell’ordine di prevenire più efficacemente le violenze come quelle di sabato. Lo stesso Maroni lo ha riferito ai giornalisti: “Domani riferirò in Senato e devo dire che per una volta sono d’accordo con l’onorevole Antonio Di Pietro, che ha detto che servono nuove norme per prevenire, una legge Reale Bis: esattamente quello che voglio dire domani”.
Indignati a Roma, ”cercavano di uccidere”
Maroni e La Russa, sulla manifestazione degli indignati, commentano: ”Cercavano di uccidere”.
I danni ammonterebbero a circa un milione di euro, secondo una prima stima del sindaco di Roma, Alemanno. Al vaglio degli inquirenti le posizioni dei venti fermati e dei 12 arrestati. Ferma la condanna delle violenze da parte di tutti i movimenti che hanno preso parte alla giornata di protesta che si è svolta con manifestazioni pacifiche in tutto il mondo, mentre monta la polemica politica su chi alimenta la violenza.