Roma – Prima lancia accuse a Veltroni di copiare il programma del Popolo delle Liberta poi snocciola i 7 punti necessari per la salvezza dell’Italia. E’ una campagna elettorale all’insegna del minimal, almeno nei programmi, quella che è ormai partita. Poche pagine, pochi punti e soprattutto pochissimi “miracoli”.
“Il programma del Pd è la versione statalista del programma del centrodestra”. Lo ha detto Silvio Berlusconi presentando il programma del Pdl. Il leader del Pdl precisa poi alcuni punti cardine del suo progetto, soprattutto in materia economico-fiscale: su tutti l’abolizione dell’Ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. “Sono i provvedimenti che saranno presi nel primo Consiglio dei ministri”, ha detto Berlusconi.
Ecco punto per punto i temi toccati da Berlusconi all’Auditorium della conciliazione e trasmessa in diretta straming dal Tgcom.
FISCO
Un “nuovo fisco delle imprese” e’ indicato, nel programma Pdl, al primo punto della missione dedicata al rilancio dello sviluppo. Oltre alla preannunciate detassazione di straordinari, premi e incentivi legati a incrementi di produttivita’ e alla graduale e progressiva detassazione delle tredicesime o di una mensilita’, Berlusconi propone, sottolineandone il valore di “assoluta novita’” il versamento Iva solamente dopo il reale incasso della fattura, insieme ai rimborsi Iva in tempo commerciale (da 60 a 90 giorni).
Misure, spiega, orientata all’obiettivo di “lasciare liquidita’ nelle imprese”. L’ex presidente del Consiglio ribadisce quindi l’impegno in favore della eliminazione di adempimenti burocratici e fiscali superflui e costosi, una misura questa che dovrebbe rientrare, in un piu’ ampio piano di digitalizzazione della pubblica amministrazione, con benefici anche per i cittadini e capace di produrre risparmi per almeno 20 miliardi l’anno.
Ancora sul piano fiscale il programma prevede la riforma degli studi di settore, partendo dalle realta’ economiche territoriali e coinvolgendo anche i Comuni; la graduale e progressiva abolizione dell’Irap, a partire dall’abolizione della parte relativa sul costo del lavoro e sulle perdite; la graduale e progressiva riduzione dell’Iva sul turismo. Il programma promette, inoltre, per i giovani imprenditori un periodo “no tax assoluto” per le nuove imprese giovanili, il prestito d’onore, e, per le giovani coppie, un bonus locazione.
Il Pdl delinea inoltre con maggiore dettaglio il Piano Casa annunciato nei giorni scorsi da Berlusconi, nel quadro di una politica familiare basata sull’abolizione dell’Ici sul primo alloggio. Il Popolo della liberta’ punta quindi alla costruzione di alloggi per i giovani e per le famiglie che ancora non dispongono di una casa in proprieta’ attraverso lo scambio tra proprieta’ dei terreni e concessioni di edificabilita’. Ogni Regione, si legge nel documento, determinera’ i criteri di assegnazione su cui costruire le graduatorie, con un piano di riscatto concordato con le Regioni a favore degli inquilini di alloggi pubblici. Viene inoltre prospettata la riduzione del costo dei mutui bancari delle famiglie, rendendone conveniente la ristrutturazione da parte delle banche.
GIUSTIZIA
Se dovesse tornare al governo Berlusconi “perfezionerebbe” l’azione intrapresa nei cinque anni del suo governo dal 2001 al 2006 in materia di giustizia. “Più giustizia, più sicurezza” è infatti il titolo della terza missione del programma elettorale del Cavaliere che promette un “rafforzamento della distinzione delle funzioni nella magistratura, come avviene in tutti i paesi europei; un confronto con gli operatori della giustizia per una riforma di ancor maggiore garanzia per i cittadini, che riconsideri l’organizzazione della magistratura, in attuazione dei principi costituzionali”.
Il programma del Pdl prevede anche “una limitazione dell’uso delle intercettazioni telefoniche e ambientali al contrasto dei reati più gravi; il divieto della diffusione e della pubblicazione delle intercettazioni con pesanti sanzioni a carico di tutti coloro che concorrono alla diffusione e pubblicazione”.
Il Pdl promette anche “il completamento della riforma dei codici, la definitiva razionalizzazione delle leggi esistenti e l’attuazione dei principi enunciati dalle sentenze della Corte costituzionale, non ancora trasposti in legge; l’attuazione dei principi costituzionali del giusto processo per una maggiore tutela delle vittime e degli indagati; un aumento delle risorse per la giustizia, con un nuovo programma di priorità nell’allocazione delle risorse”.
Berlusconi ha sottolineato c che “serve certezza della pena” e “ci deve essere l’esclusione di sconti di pena per i recidivi e per gli autori di reati particolarmente odiosi”.
AMBIENTE
Il programma del Pdl prevede l’introduzione di un 5 per mille per l’ambiente. Lo ha reso noto il leader del Popolo della Liberta’, Silvio Berlusconi chiarendo che questo progetto non era solo un ”pallino” di Giulio Tremonti.
NUCLEARE
“Credo non ci sia alternativa se non di andare in maniera decisa verso un progetto di fonti energetiche nucleari per il paese”. Scelta obbligata, secondo Berlusconi, vista la “decisione sciagurata degli anni ’80, quando abbiamo abbandonato il nucleare”, col risultato che oggi “compriamo energia nucleare da chi vicino a noi la produce”.
SICUREZZA
Aumenteremo il numero dei Centri di permanenza temporanea per l’identificazione e l’espulsione degli extracomunitari clandestini”. Lo ha detto il leader del Pdl Silvio Berlusconi durante la presentazione del programma elettorale spiegando che una volta tornato al governo il centrodestra “dara’ piu’ risorse e mezzi alla polizia per far ritornare le citta’ quelle che ora non sono piu’ dopo che la sinistra ha spalancato le porte ai clandestini extracomunitari”.
FINANZA PUBBLICA
Nel programma che Silvio Berlusconi presenta si prevede il taglio di un punto di pil della spesa, nell’ambito del piano straordinario che si estendera’ nei 5 anni di legislatura, cui e’ previsto sommarsi un punto di pil di maggiore crescita. Veltroni ha invece indicato una riduzione della spesa di due punti e mezzo in tre anni (mezzo punto nel 2008 e 1 punto in ciascuno degli anni 2009 e 2010) per poter utilizzare il maggior gettito dalla lotta all’evasione interamente all’abbattimento delle tasse su famiglie e imprese. Sia Il Pdl che il Pd propongono di ridurre i costi della politica e della burocrazia, un’azione che in entrambi i casi prevede il taglio delle province.
L’azione straordinaria di finanza pubblica inserita nel programma del Pdl si realizza attraverso il federalismo fiscale e la riduzione del debito “immettendo sul mercato una quota corrispondente di patrimonio pubblico, offrendo a risparmiatori e operatori economici maggiori e migliori opportunita’ di investimento”. Per quanto riguarda la lotta all’evasione fiscale, il Pdl si affida alla riforma delle esattorie, all’effettiva partecipazione dei Comuni all’accertamento, al potenziamento dell’amministrazione finanziaria, alla riforma ‘dal basso’ degli studi di settore.
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