“Il mondo che emerge dalle intercettazioni, al di là del rilievo che esse hanno da un punto di vista penale, colpisce per il degrado e per il ruolo affidato alle figure femminili, lontano mille miglia dalla realtà delle donne che incontriamo ogni giorno in Italia”. Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori PD, rompe il silenzio e interviene sulla questione delle intercettazioni, dopo la pubblicazione del settimanale L’Espresso di alcuni stralci tratti da una conversazione tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e Agostino Saccà, direttore di Rai fiction. Dialoghi in cui vengono chiesti favori e raccomandazioni per spingere la carriera di giovani donne con il pallino della televisione. La vicenda si commenta da sola, certo, ma la senatrice Finocchiaro tiene a sottolineare l’impoverimento morale in cui si muovono le persone in alcuni ambienti, dove spesso le donne sono considerate solo merce e che sono davvero lontani anni luce dalla realtà degli italiani.. A questo punto la Finocchiaro spera “in uno scatto di dignità collettivo che cancelli questa sensazione di impoverimento morale che non corrisponde al comportamento e al costume di milioni di italiani che stanno leggendo sui giornali più con fastidio che con curiosità questi eventi”.
Al di là di tutto, sicuramente come ha notato bene la Finocchiaro ciò che più colpisce oltre al degrado e all’impoverimento morale che emerge da certe considerazioni, è il trattamento riservato ad alcune ragazze che si prestano, forse ingenuamente a certi giochi, che feriscono e offendono le donne, e tutto quello che hanno conquistato in questi ultimi anni. In questo senso la politica, osserva la senatrice del PD, deve venire in soccorso “dando segnali” che cancellino questa sensazione di impoverimento morale anche “evitando di usare un linguaggio truculento e offensivo”.