Napolitano: Europa protagonista solo se riuscirà ad affermarsi come entità politica unitaria

di isayblog4 19 views0

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“L’Europa potrà ancora contare sulla scena mondiale, potrà ancora dare il suo apporto peculiare e insostituibile all’evoluzione dell’ordine globale, solo se riuscirà ad affermarsi come entità politica unitaria”. E’ quanto affermato dal Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, a Lione nel corso del suo intervento agli “Stati Generali dell’Europa”. “La Comunità e poi l’Unione – ha aggiunto il Capo dello Stato – si sono via via allargate fino a raggiungere i 27 Stati membri. Ma è giunto il momento della prova: se in questa dimensione e con queste regole l’Unione mostra di non poter funzionare e di non potere nemmeno cambiare le sue regole, bisogna allora trovare le forme di un impegno più saldo e coerente tra quei paesi che si sono riconosciuti nelle scelte più avanzate di integrazione e coesione, come quella della moneta unica, quella dell’Euro e dell’Eurozona. E bisogna capire che la vicenda del voto in Irlanda ha più che mai, drasticamente posto un grande problema. Il problema del rapporto tra governanti e governati nell’Europa unita, il problema della partecipazione e del consenso dei cittadini”.
“Si deve puntare – ha proseguito il Presidente Napolitano – sul recupero di un rapporto di fiducia con i cittadini, basato su una piena assunzione di responsabilità da parte dei governi e delle forze politiche che rappresentano gli Stati membri dell’Unione. E’ qui il nocciolo della questione della democrazia nel contesto dell’Europa unita; questione da affrontare, naturalmente, anche in termini concreti valorizzando il Parlamento europeo e i suoi poteri, intensificando la collaborazione con i Parlamenti nazionali ed ascoltandone la voce, rafforzando il dialogo con la società civile, chiamando i cittadini a riconoscersi nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione e ad esercitare la loro iniziativa anche sul terreno della sollecitazione di nuovi atti legislativi europei.
Si tratta di strade da battere senza ulteriori incertezze, ambiguità e ripensamenti. Chiediamo ai cittadini, chiediamo alle giovani generazioni, di intervenire, di far pesare, costruttivamente, le loro istanze. E chiediamo alle leadership politiche di mostrare consapevolezza, senso del futuro e anche senso dell’urgenza. La Francia – che è sempre stata al centro dell’integrazione europea e che tra qualche giorno assumerà la responsabilità di presiedere il Consiglio nel prossimo semestre – darà senza dubbio un apporto prezioso in questa fase cruciale per l’avvenire dell’integrazione. L’Italia – ha concluso il Presidente della Repubblica – la sosterrà con determinazione. I nostri due paesi hanno – sin dall’inizio, in quanto paesi fondatori – una responsabilità particolare verso la costruzione europea. Sono tra i più importanti detentori del patrimonio, del metodo e dell’acquis comunitari, così come si sono sviluppati fin dall’inizio. Insieme, ed in collaborazione con gli altri partner europei, non mancheranno questa occasione per riflettere sulle sfide alle quali l’Unione deve fare fronte”.

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