Bonino (Radicali): Evitare risposte violente alla domanda di sicurezza

di isayblog4 30 views0

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Dichiarazione di Emma Bonino, Vice Presidente del Senato

“Bene ha fatto il nuovo Ministro degli Interni Maroni a pronunciare, alla Festa della Polizia, ferme ed inequivocabili parole di condanna degli attacchi contro i campi nomadi a Napoli. Come pure sono utili e sagge indicazioni quelle del Presidente della Repubblica quando afferma che per rispondere alla domanda di sicurezza, che quotidianamente giunge dai cittadini, occorre concentrarsi sugli obiettivi essenziali. Credo infatti, e non da oggi, che si rischi di sbagliare obiettivo se, attraverso manipolazioni politico-mediatiche, si arriva al punto di far credere ai cittadini che i loro problemi di insicurezza non derivino soprattutto dal crimine organizzato, a cominciare da quello di matrice mafiosa e camorristica, ma dalla presenza dei Rom.

I monitoraggi fai-da-te sottoforma di ronde, padane o meno, che possono facilmente trasformarsi in spedizioni punitive non possono e non devono essere tollerati né tantomeno giustificati in un paese che si reputa la culla dello stato di diritto. Così come poco convincente appare l’idea di militarizzare le nostre piazze e le nostre strade con “pattuglioni” che trasformerebbero l’Italia in uno stato di polizia. La sicurezza interessa tutti i cittadini, non è né di destra né di sinistra.

E per sicurezza intendo anche quella dei cittadini stranieri, come il caso della signora romena stuprata mercoledì a Roma in un call center dal compagno italiano della titolare. Facciamo quindi uso intelligente del codice penale, delle leggi nazionali in vigore, degli accordi a livello europeo; e perseguendo allo stesso tempo una efficace e positiva politica d’integrazione degli immigrati che via via vengono regolarizzati, rafforzando anche gli accordi con i paesi di origine e di transito. Come radicali abbiamo preso l’iniziativa d’invitare in Italia l’eurodeputata liberale ungherese di origina Rom, Mohcsi Viktri, per una visita che avrà inizio domani ai campi nomadi di Roma e di Ponticelli. Ritengo che anche questa sia una strada da percorrere per conoscere meglio ciò di cui si parla ed evitare posizioni superficiali che spesso alimentano quel venticello razzista che purtroppo si sente nell’aria da qualche tempo.”

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