Parte il dialogo con il Governo. Un incontro a Palazzo Chigi tra Silvio Berlusconi e Walter Veltroni di circa quaranta minuti centrato sulle riforme istituzionali. “Lo considero un fatto del tutto nuovo, da valutare positivamente perché credo non si possa auspicare un clima di conflitto sui temi istituzionali, il Paese non può permetterselo. In una democrazia matura non si confondono i ruoli, è normale che ci sia convergenza sulle regole del gioco ma nessuna melassa sul piano programmatico”. Non ha rinunciato a una battuta: “ho visto pubblicare sui giornali con una sorpresa la foto di una stretta di mano tra il presidente del consiglio e il leader dell’opposizione. Dovrebbe essere normale”.
Il dialogo era stato chiesto dal premier nei suoi discorsi alle Camere per la fiducia e Veltroni ha annunciato che ci saranno altre di queste iniziative. Veltroni in conferenza stampa ha tenuto a ribadire che c’è “differenza su temi e ricette e il via libera del PD è condizionato all’esame dei testi”. E anche sull’agenda del governo ha sottolineato che per il PD la vera urgenza sono salari, pensioni e precariato.
Per il segretario del PD va ribaltata la linea di condotta di questi anni: “No a riforme costituzionali a maggioranza, conflitti permanenti, non riconoscendo la legittimazione dell’avversario e avere magari sul piano programmatico confini imperscrutabili”.
Riforma delle istituzioni. L’ipotesi è quella di ripartire dal pacchetto Violante, le riforme licenziate dalla commissione affari costituzionali nella scorsa legislatura, che avevano già ottenuto largo consenso da una parte e dall’altra, e portarlo avanti”. Norme che prevedevano la riduzione del numero dei parlamentari, una sola camera che faccia le leggi, tempi certi al governo per l’approvazione dei decreti legge. Le riforme istituzionali “sono urgenti e vanno fatte insieme. Lo avrei fatto se fossi stato capo del governo, lo faccio leader dell’opposizione. Ho detto a Berlusconi che si deve ricominciare da subito perché l’Italia ha bisogno di andare più veloce”. Per Veltroni è una questione di metodo perché naturalmente “non si può obbligare nessuno a convergere” ma neanche cambiare la Costituzione ogni volta che cambia la maggioranza “altrimenti il paese va a gambe all’aria. Per questo si devono cercare convergenze”.
Giusta la convergenza sulla politica estera. “I grandi temi di politica estera sono uno di quei terreni sui quali il paese è più unito e più forte. È un tema che non deve far parte del confronto con il capo del Governo, ma la cui sede sono le aule parlamentari. È un tema sul quale bisogna cercare convergenze al netto delle diversità
Riforma della RAI. “Sarebbe necessario fare una nuova normativa. Questa è una di quelle materie su cui ci sono stati grandissimi problemi. Serve una nuova norma che vada nella direzione di una fuoriuscita dei partiti. Il Cda della Rai deve essere eletto sulla base di nuove norme”.
Alle Europee con una nuova legge elettorale. Per Veltroni “la legge elettorale per le europee va cambiata, alzando la soglia di sbarramento, ma non va impedito a quelle forze politiche che non sono rappresentate nel Parlamento italiano di essere presenti a Strasburgo. Per questo una soglia di sbarramento al 5% è troppo alta, può stare tra il 2 e il 3%”.
Aumentare salari e pensioni prima di eliminare l’ICI. Il segretario del PD ha in mente un’agenda diversa da quella del Pdl. “Mi aspetto che il governo presenti delle proposte per far fronte alla vera emergenza, la condizione sociale ed economica delle famiglie italiane. L’abolizione dell’Ici sarà valutata quando verrà varata e soprattutto se ne valuterà la copertura economica”. Intanto per il PD “se ci sono risorse vanno destinate ad aumentare salari, stipendi, pensioni e a far usicre tanti giovani dal precariato”.
Alitalia, grave il ritiro di Air France. Sulla compagnia di bandiera il segretario conferma il giudizio negativo sul ritiro di Air France. Sul tema si attende che il governo si presenti in Parlamento per avviare un confronto e se serve “anche un conflitto, tutto nell’ottica di aiutare lavoratori e azienda, mi auguro di comune intento. Resto dell’idea che aver fatto andar via Air France e aver annunciato una cordata che al momento ancora non esiste è stato un grave errore E’ normale – ha detto alla fine – che si cerchi la convergenza sulle regole del gioco e al tempo stesso ci sia il confronto più aspro e serrato necessario sui programmi”.
Veltroni ha precisato: il colloquio con il Presidente del Consiglio ha riguardato il partito più grande dell’opposizione. È il primo e ce ne saranno altri. Comunque ci sono altri partiti e deciderà lui se riterrà di avere un confronto anche con loro. Io rapprenseto solo il Partito Democratico, non pretendo di rappresentare altri”. Veltroni nel pomeriggio ha telefonato a Pierferdinando Casini , leader dell’UDC e al capogruppo dell’Italia dei Valori, massimo Donadi.
Berlusconi: avviato confronto costruttivo
Con il segretario del PD, Walter Veltroni, “si è avviato un “confronto costruttivo” in un “clima sereno e cordiale” sul tema delle riforme istituzionali e “sui principali provvedimenti di programma di governo”. E’ quanto si legge in una nota del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. “Mi auguro – prosegue la nota – che questi incontri nella nella separazione dei ruoli tra maggioranza e opposizione possano proseguire in maniera continuativa nell’interesse del paese”.