“Come avete visto, le consultazioni sono state semplici e rapide: non avete dovuto penare troppo voi e nemmeno io. E ciò, ovviamente, anche per effetto della minore frammentazione delle componenti e dei Gruppi politici. Quindi, possiamo ben dire che, dopo il voto, sulla via della nascita di un nuovo governo, non c’è stata alcuna lungaggine. Lo dico anche perché certe volte si raccontano delle storie su questo sistema istituzionale italiano che sarebbe farraginoso e lento come nessun altro al mondo, o almeno in Europa.
Per lunghi che siano i tempi della campagna elettorale – questa è altra questione che, naturalmente, il Parlamento potrà anche affrontare in sede di modifica dei termini vigenti – si è proceduto speditamente, come e più che in altri paesi, a partire dal momento del voto.
Desidero richiamare la vostra attenzione sul fatto che in Spagna, dove, tra l’altro, c’è un bipartitismo stretto e quindi si trattava di dar vita ad un governo monocolore socialista, si è votato il 9 marzo; la prima riunione del Parlamento si è fatta il 1° di aprile, cioè oltre 20 giorni dopo; il giuramento del Presidente del governo nelle mani del Re ha avuto luogo il 12 aprile; e il giuramento dei Ministri ha avuto luogo il 14 aprile.
Ebbene, risulteranno più brevi i tempi impiegati in Italia per la formazione di questo governo. E d’altronde ci sono dei tempi fisiologici. Per la prima riunione del Parlamento, si dice che in Italia siano lunghissimi i venti giorni che passano tra il voto e l’insediamento delle nuove Camere: si è impiegato qualche giorno in più in Spagna che non in Italia.
Naturalmente, il risultato così netto, e la maggioranza ampia che il voto del 13/14 aprile ha segnato, hanno fatto sì che il capo della coalizione vincente, indicato sulla base della legge elettorale vigente, ha potuto mettersi subito al lavoro per la formazione della squadra di governo – è cosa nota a tutti voi – per presentare al più presto al Presidente della Repubblica, una volta accettato l’incarico, la lista dei ministri.
Inoltre, la chiarezza del risultato elettorale, ha permesso anche, nei giorni scorsi, qualche scambio di opinioni preliminari e informali tra il leader della nuova maggioranza e il Presidente della Repubblica, sulle procedure e sui criteri per la formazione del governo, nello spirito dell’art. 92 della Costituzione che implica un rapporto di limpida collaborazione nel rigoroso rispetto delle prerogative di ciascuno.”
Il Presidente Napolitano: consultazioni semplici e rapide. L’incarico nello spirito dell’art. 92 della Costituzione
di 7 Maggio 2008 20:22 17 views0