“Le inchieste delle ultime settimane non rappresentano una nuova Tangentopoli, ma solo le illegalità di “birbantelli che approfittano della loro posizione per interesse personale. Non c’ una Tangentopoli bis, come qualcuno dice – dice Silvio Berlusconi – perché i partiti, tutti, hanno il finanziamento pubblico che non c’ era nel ’92 – ’93 e costringeva magari i partiti a finanziarsi non legalmente. Oggi ci sono soltanto dei fatti personali che rientrano nelle statistiche e che valgono per tutti i settori e gli ambiti. Su cento persone si sa che non ci sono cento santi e che ci sono uno, due o cinque persone che possono essere dei birbantelli o dei birbanti e che approfittano della loro posizione per interesse personale”.
Sulla riforma del ddl sulle intercettazioni, il premier dice che non sarà un decreto: “Non mi convince del tutto perché lo vorrei ancora più severo, però l’ attuale testo sulle intercettazioni in Senato è meglio della situazione attuale che è di barbarie pura e quindi penso si debba proseguire con quel testo”.
Berlusconi annuncia pene più dure contro la corruzione. “Non credo ci siano dubbi sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non possa pretendere di restare in nessun movimento politico – dice il premier – Dipende da caso a caso: noi abbiamo deciso che le persone che sono sottoposte a indagini o processi in via di principio non debbano venire ricomprese nelle liste elettorali, ma anche che se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sarà l’ Ufficio di presidenza a decidere caso per cas. Ma per la corruzione pene più dure“.