Proprio nella giornata del 31° anniversario della rivoluzione islamica il presidente iraniano Ahmadinejad attacca l’ America e accusa il presidente degli Stati Uniti Barak Obama di essere «asservito» allo stato ebraico. E per il nucleare afferma che l’ Iran ha già prodotto la prima partita di carburante nucleare arricchito al 20 per cento “Ormai siamo uno Stato nucleare. L’ uranio è stato arricchito nell’ impianto nucleare di Natanz ed è già stato consegnato ai nostri scienziati”.
Teheran “è capace di arricchire uranio oltre il 20 per cento e anche a più dell’ 80 per cento, ma non lo farà perché non ne ha bisogno, ha annunciato Ahmadinejad, aggiungendo che l’ Iran intende triplicare presto la sua produzione di uranio arricchito al 3,5 per cento. In realtà l’ Iran rischia nuove sanzioni internazionali per il suo rifiuto di interrompere le attività di arricchimento: gli occidentali e Israele sospettano che voglia fabbricare l’ arma nucleare.
Il nostro ministro degli Esteri, Franco Frattini, si dice fiducioso che rimanga attiva “la forte opposizione interna” agli ayatollah, un’ opposizione “che non farà cadere il regime domani, forse neanche dopodomani, ma “costituisce una forza di pressione che sta provocando certamente un qualche indebolimento del regime. Ci appelliamo una ennesima volta alle autorità iraniane affinché non accadano quelle orribili scene di violenza e di repressione poliziesca che abbiamo visto in passato”.