Berlusconi, nella prima conferenza stampa del 2010, aveva confermato l’ intenzione di accelerare l’ iter delle riforme: a partire da quella del fisco, della giustizia (che prevederà anche l’ inappellabilità delle assoluzioni in primo grado), dell’ ammodernamento della scuola e dell’ università. Nessun accenno al dialogo. “Altro che blocca – processi, ci vorrebbe un “blocca – calunnia”, ha detto con una battuta polemica all’ indirizzo della stampa. Un modo come un altro per smentire che si sia pensato ad un decreto legge per dare più tempo agli imputati per decidere se ricorrere al rito abbreviato. “Basta che i giudici rispettino la sentenza della Corte Costituzionale”, dice Silvio Berlusconi, sottolineando che può essere applicata senza bisogno di interpretazione.
L’ Associazione nazionale magistrati ritiene le parole del premier come gravi insulti. “Ancora una volta assistiamo a gravi insulti rivolti dal capo del <strong>Governo nei confronti dell’ istituzione giudiziaria, la cui legittima e doverosa attività viene oggi paragonata a comportamenti illeciti e violenti”, dicono il presidente Luca Palamara e il segretario Giuseppe Cascini, che ritengono inaccettabile che “la discussione sui temi delicati della giustizia debba continuare con questi toni in un clima di violenza verbale e di aggressione”.
Il Csm ritiene “gravi insulti” le parole di Berlusconi alla prima conferenza stampa e si muove a tutela delle toghe
di 14 Gennaio 2010 13:16 14 views0