Legambiente consegna il carbone al commissario dell’ Ispra per sollecitare una soluzione
Un sacco pieno di carbone per il commissario straordinario dell’ Ispra Vincenzo Grimaldi. A consegnarlo il 6 dicembre è stata la befana di Legambiente che, cavalcando la sua scopa, è arrivata fino alla sede centrale dell’ ente in via Brancati a Roma. Sono ormai 44 giorni, infatti, che sul tetto della sede di via Casalotti i ricercatori precari protestano contro il loro licenziamento.
“L’ intento della befana ambientalista – ha dichiarato Sebastiano Venneri, vice presidente di Legambiente – è quello di sollecitare il prefetto Grimaldi a prestare attenzione alle richieste dei lavoratori, affinché si trovi una soluzione che tenga conto delle competenze e della professionalità degli addetti minacciati dai licenziamenti. L’ azione che il prefetto sta intentando, irrigidendo le procedure e tagliando posti di lavoro, impedirà, infatti, la prosecuzione delle ricerche su un bene primario per l’ interesse generale del paese e, oltre a disperdere professionalità e competenze, determinerà anche l’ impossibilità di sviluppare il controllo pubblico su temi di primaria importanza e di interesse generale. Il governo deve fare il possibile affinché la ricerca pubblica ambientale non venga svenduta”.
Il sacco privo di caramelle, consegnato dalla befana di Legambiente è, infatti, anche un modo per cercare di scongiurare il rischio che con il taglio alla ricerca siano compromesse importanti attività come gli interventi sulla biodiversità marina, le emergenze in mare (tra cui anche le cosiddette navi dei veleni), le bonifiche di siti contaminati, la pesca sostenibile, l’ informazione ambientale, l’ aggiornamento del registro delle emissioni in atmosfera e la prevenzione del dissesto.
“Speriamo vivamente – ha concluso Venneri – che il Prefetto ripensi alla situazione dei lavoratori dell’Ispra ed eviti al nostro Paese di perdere un grande patrimonio nel settore strategico della ricerca“.
Insieme a Legambiente, era presente una delegazione dei precari dell’ Ispra, ormai da 44 giorni sul tetto della sede di via Casalotti a Roma.
“Le bugie dei commissari, riportate anche dal Ministro Prestigiacomo, sono tante – ha aggiunto Massimiliano Bottaro, portavoce dei precari Ispra -. Secondo loro in Ispra ci sono ‘534 lavoratori con contratto flessibile’, mentre lo stesso ministro Stefania Prestigiacomo, durante un’ audizione alla commissione ambiente della Camera del 29 ottobre 2008, ha affermato che i precari in Ispra erano 618. Riguardo la scadenza di 111 contratti a fine 2009, le scadenze proseguono nei primi mesi del 2010, per un totale di 230 rapporti a termine: di questi, oltre 150 al momento non hanno avuto nessuna proroga, non si tratta quindi di 21 lavoratori come riportato dai prefetti”.
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