Lo comunica A.N.P.A.R. (Organismo Internazionale di Conciliazione & Arbitrato
Sono i primi trenta conciliatori specializzati – tra avvocati, dottori commercialisti e laureati in materie giuridiche ed economiche, che potranno essere altrettanti uffici di conciliazione di prossimità utili per dare una mano ai giudici ed alla giustizia al fine di deflettere l’ enorme massa di processi pendenti – che hanno conseguito l’ attestato per effettuare e divulgare il nuovo istituto giuridico della mediazione civile.
I trenta neo conciliatori hanno ricevuto l’ attestato dalle mani del presidente dell’ A.N.P.A.R. (Associazione Nazionale per l’ Arbitrato & la Conciliazione) Giovanni Pecoraro. La cerimonia si è svolta alla presenza dell’ Avv. Isabella Ruggiero, che prima ancora di essere l’ apprezzatissima curatrice e tutrice del Corso è anche la delegata provinciale dell’ A.N.P.A.R.
La cerimonia, tenuta presso l’ Hotel Palace di Bari, non si è fermata alla sola consegna degli attestati ma si è discusso dell’ istituzione, sull’ intera provincia di Bari, dei primi 30 uffici di conciliazione aperti al pubblico dove i cittadini, ma anche aziende società e chiunque abbia necessità di difesa dei propri diritti disponibili può rivolgersi e farsi spiegare tutti i vantaggi che gli possono derivare dall’ avviare un procedimento conciliativo piuttosto che tentare un procedimento giudiziario.
La mediazione – ha detto l’ Avv. Ruggiero – mira a persuadere le parti che possono ancora avere degli interessi in comune. In alcune materie particolarmente conflittuali la mediazione sarà obbligatoria prima di avviare un giudizio civile in tribunale (ad esempio, liti in materia di condominio e locazione, contratti bancari, finanziari e assicurativi).
In tutte le altre materie, la mediazione civile sarà esperibile o su volontaria opzione delle parti, o su invito del giudice che, nel corso di un processo, ritiene possibile trovare, entro 120 giorni, una conciliazione tra le parti con l’ aiuto di un mediatore. Qualora l’ accordo non venga raggiunto, il conciliatore farà una proposta finale di risoluzione della controversia: spetterà alle parti accettare o no.
“È da tener presente – dice ancora il presidente dott. Giovanni Pecoraro – che, se la sentenza del giudice che interviene in mancanza di un accordo tra le parti corrisponde alla proposta finale del conciliatore, le spese del processo saranno sopportate dalla parte che ha rifiutato la soluzione conciliativa. L’ organismo dell’ A.N.P.A.R. dove i neo conciliatori Baresi presteranno la loro opera sarà vigilato dal Ministero della Giustizia.
Ufficio Stampa
Giornalista
A. Bove
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