Il Pd, con in testa Massimo D’ Alema, promuove la proposta avanzata da Adolfo Urso di introdurre l’ insegnamento facoltativo dell’ Islam nelle scuole. Un’ iniziativa che, puntualizza la fondazione “Farefuturo” presieduta da Gianfranco Fini, “non è una provocazione, ma una proposta politica condivisa tra settori della maggioranza e dell’ opposizione”. Lo stesso Fini non ci vede nulla di scandaloso: va nel senso della coesione sociale e chiudere gli occhi significa essere miopi.
Ma la Lega e buona parte del Pdl non concordano. Discordanti i pareri: ex An in contrasto con quelle del resto del centrodestra; ma anche qualche distinguo tra gli ex di Forza Italia.
“L’ ora di religione è un diritto anche perchè chi non la fa può optare per altre materie come educazione civica, quindi non capisco perchè a dei bambini di religione islamica si debba impedire come insegnamento alternativo quello della loro religione allargando, in pratica, un principio che già esiste a scuola”, ragiona Massimo D’ Alema.
Caute anche le risposte dal mondo islamico. Se il Coreis infatti – per bocca del vice presidente, l’ imam Yahya Pallavicini – promuove la proposta, Mario Scialoja, membro del Cda del Centro culturale islamico italiano, si mostra scettico. “Personalmente sarei contentissimo – dice – ma non la vedo facile: in Italia non ci sono solo cattolici e musulmani ma anche ebrei, induisti, buddisti e così via. E quindi bisognerebbe fare lo stesso con tutte le altre religioni”.
cosimo 19 Ottobre 2009 il 15:47
il Sig. Fini non capisce che a scuola non si fa catechismo ma cultura cattolica in quanto l’Italia non è comprensibile se non si conoscono le sue radici bimillenarie cattoliche.
Quali sono le radici bimillenarie o di centinaia d’anni islamiche?
I ragazzi mussulmani dovrebbero seguire l’ora di religione cattolica inquanto ora di insegnamento di Cultura che gli farebbe comprendere Non la superiorità del Cattolicesimo sull’Islam Ma il perchè l’Italia è fata come è fatta.
Spero che il sig. Fini capisca questa spiegazione