Il Presidente del Consiglio, come si ricorderà, aveva richiesto nei giorni scorsi le dimissioni di tutti i funzionari coinvolti nel caso Berlusconi – Ue riportato martedì 1° settembre. Immediata la replica di Josè Manuel Barroso, che ha difeso oggi a Bruxelles il suo servizio stampa e tutti i suoi portavoce, affermando che hanno tutta la sua fiducia e il suo sostegno nel loro lavoro quotidiano di informare i cittadini, ciò che costituisce “non solo un diritto ma un dovere” per l’ esecutivo comunitario.
Durante la presentazione del programma politico per il suo secondo mandato destinato all’ europarlamento che voterà la sua conferma nelle prossime settimane, Barroso ha sottolineato la peculiarità del metodo comunitario, e delle istituzioni sovranazionali che lo incarnano, l’europarlamento e la Commissione europea.
Riferendosi alle polemiche di Berlusconi contro le esternazioni dei commissari e portavoce Ue, il capo dell’ esecutivo comunitario ha quindi osservato: “Ci sono persone che a volte non comprendono l’ originalità della Commissione, che ha non solo il diritto, ma il dovere di dare informazioni a tutti i cittadini. È ciò che fa ogni giorno con il servizio dei portavoce, di cui non c’ è nessun altro organismo amministrativo a livello internazionale che si metta ogni giorno al servizio dei cittadini. Il servizio dei portavoce, perciò, ha tutta la mia fiducia e tutto il mio sostegno. Io sono intransigente nella difesa delle prerogative delle istituzioni europee e in particolare della Commissione che deve comunicare su una base di lealtà verso gli Stati membri”.
Berlusconi, infatti, due giorni fa aveva lanciato al presidente della Commissione una sorta di ultimatum: “Si strumentalizzano semplici espressioni di portavoce. È un problema che porterò sul prossimo tavolo del Consiglio dei capi di Stato e di Governo e la mia posizione sarà decisa e precisa e sarà la seguente: non daremo più il nostro voto, bloccando di fatto il funzionamento del Consiglio europeo, ove non si determini che nessun commissario europeo, nessun portavoce di commissario possa intervenire pubblicamente su alcun tema. Deve spettare soltanto al presidente della Commissione e al suo portavoce di intervenire. E chiederò che commissari e portavoce dei commissari che continuino nell’ andazzo di tutti questi anni vengano dimissionati in maniera definitiva. Questa è una cosa che non si può accettare, perchè si danno alle opposizioni di ogni Paese delle armi di polemiche che invece non esistono”.