Inno di Mameli, dialetto, bandiera tricolore, gabbie salariali: il ricco menu agostano presentato dalla Lega indigna un po’ tutti nel Pdl, nel Pd e nella società e guadagna al partito padano un nutrito mazzo di altolà. Da Ciampi a Cicchitto, che parla a nome del Pdl e fa l’ elenco del programma di governo, a Flc Cgil: “Ci opporremo alla secessione leghista”.
A cominciare da quello di un ex presidente della Repubblica del calibro di Carlo Azeglio Ciampi, che in un’ intervista a Repubblica risponde senza esitazioni: “Il vero scopo della Lega – dice – è la secessione, ma credo che la maggioranza degli italiani e anche gran parte dell’ attuale maggioranza di governo la secessione non la voglia”.
Ciampi spiega di provare tristezza nel sentire certe frasi che mettono in cattiva luce l’ Italia: “Ripenso a quanti sforzi abbiamo fatto per il Paese. Non voglio fare polemica perché tra me e la Lega c’ è una enorme distanza, ma non posso nascondere il mio disagio. Anche perché sono manifestazioni che vengono da personaggi che rappresentano le Istituzioni. (…) Arrivano dal Governo, che è stato votato dagli italiani. Non c’ è dubbio che esercitano un diritto che viene loro dall’ investitura popolare. Ma questo non mi impedisce di dire che c’ è un senso diffuso di amarezza per questo modo di intendere la funzione di governo”.
“Sarebbe meglio che mi imponessi di non parlare – prosegue l’ ex Capo dello stato – perché l’ amarezza è troppo grande. Ma attenzione: ho quasi 89 anni, possiamo dire che faccio parte della categoria dei vegliardi, eppure mi sento di affermare che i valori fondamentali della nostra Nazione terranno. Sono convinto che le nuove generazioni sono una risorsa ricca di ottimismo e di fedeltà ai valori di base”.
E nel corso della giornata arriva anche una nota ufficiale di Fabrizio Cicchitto, presidente dei deputati del Pdl, che precisa cosa sta nel programma di governo e cosa non ci sta:
“I nodi che stanno davanti al governo e alla maggioranza – dichiara Cicchitto – riguardano la politica economica, la ricostruzione dell’ Abruzzo, la politica per il Sud, gli ulteriori adempimenti per la realizzazione del federalismo fiscale, la politica per la sicurezza e la riforma della giustizia, di cui hanno parlato Berlusconi, Alfano e Maroni, e, se è possibile, l’ impostazione concordata della riforma costituzionale e di quella dei regolamenti parlamentari. Nel frattempo vanno impostate politicamente le elezioni regionali, nelle quali è auspicabile che lo schieramento di maggioranza, PdL e Lega, realizzi alleanze politiche con l’ Udc”.
“Questi sono i nodi politici con i quali bisogna misurarsi. Il resto sono questioni, come il dialetto, la bandiera e l’ inno d’Italia – conclude Cicchitto – che non possono essere messe all’ ordine del giorno perchè si tratta di temi che tutti sanno che sono sostanzialmente immodificabili e certamente neanche sfiorati nel programma di governo”.
Flc Cgil: Lega punta a secessione, ci opporremo
“Dalle gabbie salariali, all’ inno di Mameli, alle bandiere regionali, allo studio dei dialetti obbligatori la Lega punta alla secessione e vuole arrivarci demolendo i simboli che tengono insieme il Paese”. Lo dice il segretario generale della Flc (Federazione lavoratori della conoscenza) Cgil, Domenico Pantaleo, ribadendo il no allo smantellamento del sistema nazionale di istruzione.
“Da mesi – dichiara Pantaleo – si attacca il sistema d’ istruzione pubblico nazionale per sostituirlo con tanti sistemi territoriali nei quali rendere obbligatori i dialetti, con insegnanti reclutati localmente, che siano nati e residenti in quella Regione e che siano specializzati nella conoscenza delle tradizioni e dei tanti dialetti. Diventerebbe quello il titolo di preferenza per l’ assunzione e non la preparazione nelle materie di insegnamento e nella didattica”.
“Ma in quale Paese del mondo – si chiede il segretario della Flc Cgil – si può affermare impunemente che non serve conoscere la propria lingua? Come si fa a non indignarsi rispetto agli attacchi continui alla storia e alla cultura dell’ Italia, di cui il Mezzogiorno è parte determinante? Mentre i cambiamenti nell’ economia e nella società richiedono più ampie conoscenze delle lingue si propone addirittura un standard minimo di ore settimanali di lezioni di dialetto dimenticando che per effetto dei tagli voluti dal Ministro Gelmini non si garantisce l’ apprendimento della seconda lingua straniera e si ostacola l’ insegnamento dell’ inglese”.
“Da un lato – sottolinea ancora Pantaleo – i tagli, che provocheranno il licenziamento di migliaia di precari, a partire dal sud, e dall’ altro la fine del sistema nazionale di istruzione determineranno la messa in discussione del diritto all’ apprendimento di qualità per tutti sancito dalla Costituzione”.
“La Flc Cgil, annuncia, reagirà con iniziative diffuse in tutti i territori, ad iniziare dall’ apertura del nuovo anno scolastico. Siamo pronti allo sciopero generale proposto da Guglielmo Epifani, in autunno, per difendere l’ occupazione, il sistema d’ istruzione pubblico, i diritti civili, sociali e i valori fondamentali della nostra nazione. Ma anche – conclude – per rinnovare i contratti nazionali di lavoro senza dei quali i lavoratori della scuola, dell’ università, della ricerca, dei conservatori e delle accademie sarebbero più deboli”.
Damiano, Lega pensi ad aumenti salariali
“Caro Bossi per aumentare i salari vorrei fornire qualche modesto consiglio”: è quanto afferma Cesare Damiano, responsabile Lavoro del Pd, a proposito del rilancio di uno strumento sulla falsariga delle gabbie salariali da parte del leader della Lega. “Noi – dice l’ esponente democratico – siamo d’ accordo su una affermazione: le retribuzioni in Italia sono troppo basse. Il calo dei consumi dell’ 1,9%, denunciato da Confcommercio, è la dimostrazione che le famiglie italiane stentano ad arrivare a fine mese. Per aumentare il potere di acquisto delle retribuzioni e, aggiungiamo, anche delle pensioni, la Lega dovrebbe costringere il governo, di cui detiene la golden share, a convocare un tavolo di concertazione a settembre”.
“L’ obiettivo – prosegue – deve essere quello di diminuire la pressione fiscale sulle retribuzioni fino a 30mila euro annuali, estendere la contrattazione decentrata con incentivi a vantaggio delle aziende e dei territori che contrattano il salario di produttività”.
“Inoltre estendere la 14esima a vantaggio dei pensionati, misura introdotta dal Governo Prodi, comprendendo gli assegni mensili fino a 1200 euro. In questo modo il potere di acquisto delle famiglie potrà migliorare dando slancio ai consumi e alla crescita e le differenze salariali che tanto stanno a cuore alla Lega andranno a vantaggio delle realtà locali che ottengono una crescita reale di produttività. Spero che Bossi avverta realmente questa emergenza, altrimenti – conclude – le sue sono solo parole al vento”.
ciop 27 Dicembre 2009 il 21:17
la secessione del nord dalla penisola e’ la proposta politica piu’ utile che ho sentito negli ultimi 30 anni speriamo si avveri
ciop 27 Dicembre 2009 il 21:20
la secessione del nord dalla penisola e’ la proposta politica piu’ utile che ho sentito negli ultimi 30 anni speriamo si avveri
vediamo se c’e’ la liberta’ di pensiero o la censura
sandro 22 Febbraio 2010 il 13:35
eravamo un popolo di inventori, creativi, ora siamo diventati dei predoni, come mai?
secessione subito , anzi ieri, aiuto voglio diventare occidentale, ftemi scendere alla prossima.
io un po’ di vergogna c’è l’ho ad essere italino, finche l’Italia è fatta così
scappiamo via dalla cultura meridionale che ormai ha occupto yutto l’aSL LE POSTE LE FERROVIE
L MAGISTRATURA,ma secondo voi perchè non funzionano,prchè le scuole di giurisprudenzza sono tutte al sud, così si fanno le leggi ad hoc è le impongono a tutti.
via da Toma via dal sud, noi siamo altra gente.diventiamo la svizzera senza i soldi sporchi dei malaffari italiani e internazionali, se quelli che sono morti per difendere i confini attuali o tenere l’Italia unita così, si rivoltano e chiedono giustizia, quanta ragione avrebbero !!!!!!!!
mi picerebbe leggere in questo blog cose serie, scusate ma io esco dal bar.
ciaoo a tutti.
luciano 29 Luglio 2010 il 10:42
secessione avanti yutta poi diventiamo meglio degli Svizzeri. i nostri soldi sono puliti frutto del nostro lavoro, prendiamoci la ricchezza che produciamo, voglio diventare occidentale vero aiutooo!!!!!!!!!!!!!!
gente del sud fuori le persone con le palle e ce ne sono anche li, la cultura meridionale è sempre perdente dovunque vada,scusate io scendo, non è questa l’italia che voglio anzi la butto
senza rancore per nessuno, uomini di buona volonta fatevi avanti se ci siete.
alberto 29 Luglio 2010 il 10:44
Luciano sei forte, mi hahai rubato tutte le parole di bocca.