Il Pil Usa è andato oltre le previsioni. Il prodotto interno lordo è sceso dell’ 1% tendenziale, come ha comunicato il dipartimento del Commercio, Gli analisti avevano parlato di un -1,5%. Comunque è il quarto trimestre consecutivo con il segno meno e la sesta flessione del prodotto interno lordo trimestrale in un anno e mezzo, facendo di quello attuale il peggiore andamento dell’ economia da quando è iniziata la rilevazione del Pil, nel 1947.
Da considerare anche che il dato del primo trimestre è stato rivisto al ribasso dal -5,5% delle precedenti stime a -6,4%. Nel trimestre le spese delle famiglie sono scese dell’ 1,2%.
Nel secondo trimestre i consumi sono quindi calati dopo il +0,6% del primo trimestre. Nel dettaglio le spese per beni durevoli sono scese del 7,1% (contro +3,9%), mentre quelle per beni non durevoli sono diminuite del 2,5% (contro +1,9%). In aumento dello 0,1%, invece, le spese per servizi (-0,3%).
Quanto all’ inflazione, il deflatore pce (indice dei prezzi legati alle spese per consumi) è cresciuto dell’ 1,3% tendenziale dopo il -1,5% del primo trimestre. Il dato ‘core’ mostra un aumento del 2% dopo il +1,1% dei primi tre mesi dell’ anno.