Sicurezza stradale, dal Pd pene e sanzioni più severe

di isayblog4 21 views0

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Durezza e fermezza. Sono queste le parole usate da Dario Franceschini vicepresidente del Pd, per presentare le proposte del Partito Democratico sulla questione della sicurezza stradale.

Un tema caldo e a volte sottovaluto, di recente tornato alla ribalta per gli incidenti delle ultime settimane, dalla strage di Ardea alle due ragazze morte sul lungotevere a Roma solo pochi giorni fa per mano di un giovane con un tasso alcolemico quattro volte superiore ai limiti stabiliti.

Un tema talmente importante, che da subito, fa notare Franceschini, il Pd ha pensato di investire su questo argomento una sua esponente, la giovane parlamentare Silvia Velo, responsabile del Pd per la sicurezza stradale.

Si tratta di “una priorità nazionale”, tiene a precisare Silvia Velo, solo se si guardano i dati si resta sconcertati: 5600 morti all’anno sulle strade italiane, in pratica una strage alla settimana, soprattutto a causa della guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti.

E’ vero che in passato, fa notare l’esponente del Pd, sono state applicati una serie di norme, come ad esempio la patente a punti, che hanno dato discreti risultati, ma è anche vero che si tratta di effetti ridotti nel tempo.

Il Pd si prepara ad adottare sanzioni dure, efficaci e soprattutto permanenti, ponendo al centro di tale attività 3 obiettivi: i pedoni, i “giovani del sabato sera” e le numerose vittime degli “incidenti in itinere”, ossia coloro che si spostano continuamente da un posto all’altro per motivi di lavoro.

Pene più severe. L’inasprimento riguarderà in particolar modo chi guida ubriaco o sotto l’effetto di droga, in questi casi il Pd prevede, oltre all’aumento delle sanzioni pecuniarie, la confisca del mezzo se non addirittura, nei casi più gravi, come l’omicidio colposo, la revoca della patente, in pratica l’impossibilità di tornare al volante per il resto della propria vita.

Tra le proposte del Pd anche la cancellazione delle attenuanti previste dal Codice Penale, ossia l’esclusione de lla possibilità di operare giudizio di bilanciamento o ricorrere alle circostanze attenuanti.

Naturalmente la sicurezza passa soprattutto dall’aumento dei controlli su strada. L’obiettivo del partito è quello di adeguare l’Italia alla media europea di 2 milioni , già nel 2007 si è raggiunto il traguardo degli 800 mila controlli effettuati da Polstrada. (L’entrata in vigore lo scorso anno della legge n. 117 del 3 /08/2007, aveva già introdotto regole più stringenti sotto il profilo sanzionatorio permettendo la diminuzione complessiva del 7% degli incidenti rilevati e dell’11% di quelli mortali, in questo modo 198 persone hanno avuto salva la vita negli ultimi 5 mesi dell’ultimo anno)

Dovrà esserci però, fa notare la Velo, un “coordinamento istituzionale e operativo”, che preveda, sotto la diretta responsabilità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, un ulteriore coordinamento di tutti i Ministeri interessati al tema della sicurezza stradale con la garanzia di risorse certe per finanziare un piano nazionale su questo argomento,
Previsto anche un coordinamento di tutte le Forze dell’Ordine proprio per raggiungere il traguardo dei 2 milioni di controlli entro il 2009. Infine un piano organico di manutenzione stradale che responsabilizzi gli Enti Locali a destinare le risorse derivanti dalle sanzioni amministrative per questo scopo, dando priorità alla revisione della segnaletica.

Particolare attenzione ai giovani: le proposte del Pd, in fatto di sicurezza stradale, prevedono la presenza di un tutor per i ragazzi di 16 anni, che per due anni saranno accompagnati nella pratica e dovranno seguire 20 ore di teoria , arrivando così alla patente in condizioni più adeguate. La norma era già prevista nel disegno di legge 2480, licenziato all’unanimità dalla Commissione Trasporti della Camera nella scorsa Legislatura. Il Ddl conteneva importanti misure di riforma del codice della strada riguardanti soprattutto i comportamenti a maggior rischio come l’eccesso di velocità, o la guida in stato di ebbrezza o sotto stupefacenti, che Pd intende appunto recuperare.

Non manca un piano di comunicazione più moderno e soprattutto meno ipocrita, ricorrendo anche a campagne shock. In caso di vittoria, una volta insediatosi il nuovo Governo, promette anche l’avvio degli Stati Generali della sicurezza stradale per iniziare il processo di coordinamento e creare quindi una nuova consapevolezza collettiva.

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