Estero. Obama all’ Università de Il Cairo: “Stop a sospetti e odio. Superare anni di tensioni e combattere stereotipi”

di isayblog4 13 views0

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Il presidente Barack Obama ha proposto al Cairo un nuovo inizio nei rapporti tra Stati Uniti e musulmani nel mondo basato sul rispetto reciproco e sull’ interesse reciproco. In un discorso all’ Università del Cairo il presidente americano ha detto che il ciclo di sospetto e di discordia tra Stati Uniti e mondo musulmano deve terminare.

“La libertà di religione è centrale per la possibilità dei popoli di vivere insieme. Dobbiamo sempre esaminare i modi in cui possiamo proteggerla”, ha detto Obama. E sulle relazioni tra Israele e Palestinesi: “Sei milioni di ebrei sono stati uccisi dal Terzo Reich. Negare questo fatto è assurdo e odioso. Minacciare Israele di distruzione è profondamente errato”.

“Il popolo palestinese sta vivendo una situazione intollerabile. L’ America non volterà le spalle alle legittime aspirazioni palestinesi alla dignità, opportunità ed uno Stato proprio”. Il presidente Barack Obama ha poi detto di considerare tra i doveri della sua carica quello di “combattere contro gli stereotipi negativi sull’ Islam, ovunque appaiano. Una partnership tra l’ America e l’ Islam deve essere basata su ciò che l’ Islam è, non su quello che non è”.

Barack Obama ha però detto che i palestinesi devono por fine alla violenza contro Israele e Israele deve mettere fine a nuovi insediamenti. E ha poi affermato che l’ Islam è parte dell’ America, ma anche che i legami degli Stati Uniti con Israele sono inattaccabili.

“I palestinesi devono abbandonare la violenza – ha detto Obama – Israele deve riconoscere il diritto della Palestina di esistere. L’ unica soluzione per le aspirazioni di israeliani e palestinesi è quella di due Stati che convivono in pace e sicurezza. Questa è la strada che intendo perseguire. È nell’ interesse di Israele, della Palestina, dell’ America e del mondo”, ha aggiunto Obama.

E sui rapporti con Teheran: “L’ Iran dovrebbe avere accesso al nucleare pacifico, ma deve aderire al Trattato di non – proliferazione». Il presidente Usa ha anche parlato di Afghanistan: “Non desideriamo tenere le nostre truppe per sempre in Afghanistan. Non cerchiamo basi militari in quel paese”. Ha poi aggiunto che le truppe potranno essere ritirate però solo quando saranno sconfitti gli estremisti violenti.

Primi spiragli di apertura arrivano intanto dal mondo musulmano. Hamas vede nel discorso di Barack Obama al Cairo segnali di discontinuità rispetto alla politica del suo predecessore George W. Bush. Lo ha detto Taher Nunu, portavoce del governo di fatto del movimento islamico radicale palestinese al potere nella Striscia di Gaza. Nunu spera anche che sia l’ inizio di un cambiamento basilare e, da parte sua, auspica ogni forma di dialogo con l’ amministrazione Usa fondata sul rispetto delle scelta democratiche dei popoli.

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