La strada verso la magistratura: tutto ciò che bisogna sapere sul concorso

di isayblog4 141 views0

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Quella del magistrato è una carriera emozionante, ricca di sfide ma anche di soddisfazioni. Su queste figure poggia l’intero impianto giudiziario nonché quello della nostra democrazia. Chi desidera intraprendere questo percorso ha bisogno di una grande passione per la giurisprudenza, insieme a un’intensa determinazione per superare i vari step necessari per raggiungere l’amata toga.

I requisiti fondamentali

Prima ancora di pensare a una carriera da magistrato, è necessario avere dei requisiti senza i quali non si può accedere al concorso. Il primo è la Laurea Magistrale in Giurisprudenza. Il percorso quinquennale permette una vasta conoscenza del mondo giuridico per poter affrontare le sfide di tutte le figure coinvolte, compresi i magistrati. Ma non si tratta solo di questo. Bisogna aver compiuto la maggiore età, avere la cittadinanza italiana ed essere incensurati, oltre a dar prova di abilità al lavoro.

Dallo scorso settembre 2022, con il Decreto Aiuti Ter, sono invece decaduti altri requisiti precedentemente richiesti per l’accesso all’esame, ovvero aver svolto anche:

  • Scuola di specializzazione (della durata di 2 anni) per le professioni legali (SSPL);
  • Tirocinio di almeno 18 mesi presso gli uffici giudiziari oppure nell’Avvocatura dello Stato;
  • Dottore di ricerca in materie giuridiche (della durata di 3 anni).

Ciononostante, queste esperienze risultano comunque utili a chi voglia affrontare il concorso da magistrato. L’apprendimento sul campo è sempre il miglior modo per sentirsi preparati alle sfide dell’esame.

In cosa consiste il concorso magistratura?

I candidati alla prestigiosa toga devono eseguire tre prove scritte che vertono sul diritto civile, sul diritto penale e sul diritto amministrativo. Hanno a disposizione 8 ore per ogni elaborato e, per passare alla fase successiva, devono ottenere in ogni prova una votazione di almeno 12/20. Superato questo step, tocca alla prova orale. Questa verte su una serie di materie tra cui diritto romano; diritto civile e procedura civile; diritto penale e procedura penale; diritto amministrativo e giustizia amministrativa; diritto pubblico e costituzionale; diritto tributario; diritto commerciale e fallimentare;diritto comunitario;

diritto del lavoro e previdenza sociale; diritto internazionale pubblico ed internazionale privato; informatica giuridica. Infine un colloquio su una lingua a scelta tra inglese, spagnolo, francese o tedesco.

Solo dopo il superamento di tutte le prove scritte e orali si accede a un ulteriore tirocinio di 18 mesi presso una sede della Corte d’Appello, e quindi all’eventuale idoneità alla professione. Si tratta insomma di un concorso estremamente complesso, al quale gli aspiranti magistrati dedicano anni della loro vita per inseguire il sogno della toga.

Come prepararsi al concorso di magistratura

Il suggerimento più utile, e sempre valido, è dedicarsi allo studio in modo costante e fare tutta la pratica possibile. Anche senza svolgere un effettivo tirocinio nello studio di un magistrato (cosa estremamente difficile dopo la laurea in Giurisprudenza), rivolgersi a un professionista con cui si è entrati in contatto è prezioso. Un corso di preparazione al concorso di magistratura è un ottimo modo per approfondire il ripasso di tutte le materie d’esame, ma anche per avere un approccio pratico.

Nelle scuole infatti si incontrano professionisti in grado di risolvere dubbi sulle principali casistiche reali; si fa esperienza di simulazioni d’esame; ci si incontra tra allievi per chiarire questioni irrisolte e studiare in compagnia. Anche la parte pratica, sia quella relativa alla redazione che quella dedicata alla prova orale, è un’ottima palestra per il candidato.

In conclusione

La preparazione al concorso da magistrato è una strada lunga e tortuosa, che solo chi ha veramente la passione e la determinazione giusta potrà affrontare senza lasciarsi scoraggiare da ostacoli e prove non superate. Anzi: l’eventuale fallimento di una prova può dare all’aspirante magistrato il giusto slancio per migliorare la sua preparazione e arrivare al prossimo concorso più sicuro. Guardando dritti alla meta, con la giusta determinazione e una preparazione adeguata, i migliori candidati otterranno la carriera dei loro sogni.

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