Insieme ad altri prestigiosi atenei, incubatori di startup, centri di ricerca e realtà imprenditoriali e finanziarie, l’Università degli Studi Niccolò Cusano (www.unicusano.it) ha promosso il progetto Start Cup Lazio 2017, organizzato nell’ambito del Premio Nazionale per l’Innovazione (PNI), per lanciare nel mondo imprenditoriale le migliori realtà della regione.
Si tratta di una business plan competition regionale tra gruppi di aspiranti imprenditori, imprese singole e gruppi di imprese, che premia le migliori idee imprenditoriali nate nei laboratori delle università e nei centri di ricerca laziali, in quattro ambiti di intervento, quali:
- Life Sciences, salute delle persone;
- ICT, tecnologie dell’informazione;
- Cleantech & Energy, sostenibilità ambientale;
- Industrial, produzione industriale.
L’obiettivo del progetto Start Cup Lazio 2017 è quello di favorire lo sviluppo economico del territorio favorendo la nascita di imprese innovative. Nello specifico, il progetto mira a stimolare e diffondere la cultura d’impresa negli atenei e nei centri di ricerca laziali, favorendo la nascita di startup che sappiano convertire invenzioni ed idee scientifiche in progetti imprenditoriali innovativi e di grande successo.
Sono stati trenta i progetti e le idee di impresa ad alto contenuto tecnologico proposti entro il 23 giugno 2017 e valutati da un comitato di esperti, con l’obiettivo di verificarne il valore innovativo e l’effettiva spendibilità sul mercato.
A dieci di questi team è stata poi data la possibilità di seguire un percorso di mentorship per l’elaborazione del pitch e del business plan, ed esporre i propri progetti ad un comitato di valutazione presieduto nientemeno che dal professor Maurizio Talamo dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, dal consigliere della Regione Lazio Antonio Aurigemma, e dal presidente di Lazio Innova, Stefano Fantacone.
I tre migliori business plan si sono aggiudicati ricchi premi in denaro e l’esclusiva opportunità di partecipare al PNI, Premio Nazionale dell’Innovazione 2017, promosso da PNIcube con la compartecipazione di FS Italiane.
Primo classificato è HoMoLoG, progetto dal grande potenziale medico nato da una collaborazione tra biologi, ingegneri, fisici e ricercatori dell’Università La Sapienza di Roma, del Center for Life Nano Science e della Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia, che prevede di creare artificialmente mini-organi in 3D con il bioprinting, per studiare nuove cure. In questo modo è possibile riprodurre nuovi modelli di tessuti biologici stampati in 3D e verificare l’efficacia delle terapie senza dover ricorrere all’uso di animali da laboratorio.
Secondo classificato è Imagensys, progetto proposto dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) nella categoria Life Sciences, che intende lanciare sul mercato una nuova videocamera portatile per scintigrafie, grande quanto un telefono cellulare, in grado di rilevare e localizzare in pochi istanti patologie e masse tumorali fino alla dimensione di 2 millimetri, agevolando il lavoro dei chirurghi in sala operatoria.
Al terzo posto abbiamo il progetto Sixxi Factory dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che riguarda la realizzazione di giochi di costruzione che riproducano a scopo ricreativo ed educativo le grandi strutture dell’ingegneria italiana, scaricabili e stampabili in 3D a basso costo.
Ai vincitori sono stati assegnati rispettivamente 5000 € come primo premio, 3500 € come secondo premio e 2000 € come terzo premio.
Per ulteriori informazioni sul progetto vi invitiamo a consultare il sito Unicusano.it.