“Le intercettazioni sono un strumento necessario e chi, come me, non ha nulla da temere” può liberamente dire “i magistrati vadano avanti”. Lo ha dichiarato il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando la pubblicazione di alcune intercettazioni che indirettamente chiamerebbero in causa lui e suo figlio Cristiano a proposito delle inchieste napoletane.
“Non c’è figlio che tenga – dice a chiare lettere il leader dell’Idv – E siccome non ho nulla da temere, non ho niente da nascondere e quindi posso dire solo ‘buon lavoro ai magistrati’. Non so se questo telefilm, che non ha né capo né coda, sia stato fatto uscire oggi ad arte. Ma cosa importa? Non mi unirò, come in molti speravano, alla politica paludata che se la prende con i magistrati e chiede la riforma delle intercettazioni. Anzi dico: benvengano le intercettazioni e la pubblicazione sui giornali quando non sono coperte dal segreto di istruttoria”.
“L’informazione – prosegue Di Pietro – faccia il suo dovere e informi tutti su tutto. I magistrati facciano il loro dovere e indaghino su tutto”.
“Qualcuno – afferma ancora – potrebbe chiedermi se sia un caso il fatto che queste intercettazioni escano fuori proprio all’indomani del voto in Abruzzo e nel giorno stesso in cui vado in Campania e confermo l’uscita degli esponenti dell’Idv dalle giunte provocando possibili elezioni. E sempre nello stesso giorno in cui indico la responsabilità politica del sindaco, del presidente della Regione e della provincia su quello che sta accadendo. E’ vero, potrebbe essere una spiegazione interessante e potrebbe giustificare quello che succede… Ma siccome io non ho nulla da temere sapete che vi dico: e che me frega?”.
“Che mi importa – argomenta il leader dell’Idv – se lo hanno fatto per delegittimare o meno? Sarebbe solo una dietrologia e a me non interessa. E siccome, ripeto, non ho niente da temere, auguro buon lavoro ai magistrati che fanno il loro lavoro. Vadano pure avanti e si facciano tutte le indagini che si devono fare”.
“Come ogni buon politico – rimarca – dico che non c’è figlio che può permettere di bloccare le intercettazioni e che sono ben contento che si indaghi così si distinguerà il grano dal loglio e da buon ministro mi dico orgoglioso di aver provveduto alla rotazione dei dirigenti del ministero delle Infrastrutture. Non grido quindi allo scandalo ma al salutare intervento della magistratura”.
Di Pietro rivela che “non esiste nessuna talpa e nessun magistrato” che gli ha suggerito di far rotare i dirigenti del ministero delle Infrastrutture quando ne era ministro. “Nel 2007 c’era un chiacchiericcio vario – spiega – nel ministero che diceva che qualche funzionario fosse in una posizione privilegiata e io ho provveduto a fare degli spostamenti. Non esiste nessuna talpa, quindi, ma solo buona precauzione”. Il leader dell’Idv ci tiene a specificare che alcuni spostamenti sono stati fatti “per precauzione” e per “punizione” ma altri anche come “premio, per una promozione”.
“Peraltro – aggiunge Di Pietro – non mi sono accorto di nessun tentativo di ricatto né nei miei confronti né presso mio figlio. L’ho appreso dai giornali. Bisogna vedere peraltro se quello che in un’intercettazione appare come un recondito pensiero, poi si trasforma in azione”. E conclude: “Mai mi lamenterei del fatto che dei giornali riferiscono di dichiarazioni e comportamenti di personaggi pubblici e politici. Dovremmo smetterla di preoccuparci delle notizie ma ognuno, se non ha niente da nascondere, raccontare la propria verità”.
Adnkronos/Ign