“Il prossimo G20 (che si terrà a Washington il 15 novembre, ndr) non deve essere solo l’occasione per un’analisi della situazione finanziaria, ma tutti i Paesi dell’Ue sono d’accordo sulla necessità che vengano prese subito decisioni forti e operative”: lo ha detto il presidente di turno del Consiglio europeo, Nicolas Sarkozy, al termine del vertice informale dei leader dei paesi europei a Bruxelles. Dedicato, ancora una volta, alla crisi internazionale. E in cui i ventisette hanno trovato, secondo l’inquilino dell’Eliseo, una “posizione comune”: in particolare, sulla necessità di “iniziative per l’economia reale”. Oltre che per “ristrutturare il sistema finanziario europeo”.
“Ho spiegato al presidente Bush – ha proseguito Sarkozy, riferendosi a una conversazione telefonica col presidente americano uscente – che al G20 vengano prese decisioni ambiziose e operative. Gli ho spiegato che da parte nostra non c’è nè aggressività nè rigidità, ma una proposta comune che vuole dare un contributo a questa riforma. Ma d’ora in poi ci si dovrà abituare ad una innovazione politica: che l’Europa ormai parla con una sola voce. E tutti si dovranno abituare a questo”. E il concetto di una rinnovata unità europea sul tema della lotta alla crisi è stato ribadito anche dal presidente della Commissione Europea, José Manuel Barroso: “A Washington – ha spiegato – l’Ue vuole portare un messaggio forte”.
“L’epoca in cui c’era una sola moneta e una sola direzione è terminata il 17 settembre, quando è stata fatta fallire una grande banca (la Lehman Brothers, ndr) senza consultarci”. “Coloro che hanno pagato le conseguenze della crisi hanno il diritto di essere ascoltati quando si siederanno al tavolo, e velocemente”.
Sarkozy ha quindi riferito anche di una telefonata a Barack Obama “Ieri sera alle 22 ho parlato con lui – ha riferito – per spiegargli lo spirito con cui gli europei andranno al vertice del G20 del 15 novembre. Anche perchè – ha concluso – al G20 successivo sarà lui a rappresentare gli Stati Uniti”.
Quanto alle conclusioni del vertice di oggi, nella nota finale si legge che i leader Ue chiedono che si svolga un altro summit, a “cento giorni” dal quello del G20, per verificare l’attuazione di quanto deciso sabato 15 a Washington. Questo nuovo vertice dovrà avere tre punti all’ordine del giorno, per esaminare quanto realizzato, e per definire “un insieme di proposte sull’architettura economica internazionale in modo da poter affrontare le sfide mecro-economiche attuali e future”.
Commentando la giornata a Bruxelles, Silvio Berluscono ha detto che i leader europei “dovrebbero tutti quanti diffondere serenità e anche un po’ di ottimismo”. Berlusconi ha riferito che c’è “preoccupazione che si respira da parte di tutti”, e ha ricordato che dopo l’intervento a favore dell’Ungheria “l’Ue ha deciso di aumentare i fondi per i paesi in difficoltà da 12 a 25 miliardi di euro”.
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