Fini avvisa Berlusconi: La Camera reagirà ai troppi decreti

di isayblog4 12 views0

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Il presidente della Camera dice basta all’abuso di decreti: “Il ricorso ai decreti legge rientra tra le prerogative del governo. Un eventuale abuso di questo strumento – dichiara oggi Gianfranco Fini – non solo determinerebbe valutazioni di tipo politico, ma anche il diritto della Camera di far sentire la propria voce”.

Il numero uno di Montecitorio interviene in Aula dopo le sollecitazioni nei suoi confronti venute dall’opposizione, all’indomani delle dichiarazioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulle intenzioni di ricorrere con più frequenza allo strumento della decretazione d’urgenza.

Fini dunque annuncia l’intenzione di mettere un freno alle procedure annunciate dal premier. “Certo – prosegue, rispondendo ai capigruppo di opposizione – concordo che finchè non sarà modificata la Costituzione, ed è auspicio del presidente che questo possa avvenire in questa legislatura, fino a quando la costituzione è quella su cui non solo il presidente ha giurato ma che tutti dobbiamo rispettare, il rapporto fra governo e Parlamento è chiaramente indicato e regolato dalla Costituzione e credo che nessuno possa pensare di comportarsi in modo diverso rispetto a quanto essa prevede”.

Il presidente della Camera annuncia quindi l’intenzione di “convocare quanto prima l’ufficio di presidenza per porre unicamente questi aspetti all’ordine del giorno, anche riprendendo le ipotesi di parziale modifica del regolamento che potrebbero garantire che quell’equilibrio fra efficienza delle istituzioni e centralità delle istituzioni parlamentari, finchè la Costituzione non sarà modificata, venga non soltanto declamato ma garantito con i fatti”.

E contro l’annuncio del premier su un aumento del ricorso ai decreti interviene, oggi in Aula, anche Pier Ferdinando Casini. ”Berlusconi ha detto che la decretazione d’urgenza deve diventare lo strumento ordinario – attacca – io che occorra fare un punto politico istituzionale nel Paese. La decretazione d’urgenza è stata applicata come non mai a inizio legislatura, con con il voto di fiducia che ha espropriato la discussione parlamentare. Il Parlamento e’ stato ridotto al ruolo di passacarte. Il rischio è che con un emendamento alla Finanziaria si inserisca il Parlamento tra gli enti inutili da eliminare”.

www.repubblica.it

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