Il presidente dell’Enac Vito Reggio, che oggi incontrerà il commissario straordinario nominato dal Governo, Augusto Fantozzi lancia il suo ultimatum: tre, quattro giorni al massimo e poi la licenza provvisoria concessa dall’Enac per consentire agli aerei di Alitalia di continuare a volare verrà sospesa.
Intanto Lufthansa guarda con attenzione agli sviluppi della crisi Alitalia ma non commenta voci e indiscrezioni che la vorrebbero pronta a sbarcare nel nostro Paese. “Stiamo osservando gli sviluppi della situazione in Italia. Il mercato italiano è ovviamente uno dei più interessanti ma non rilasciamo commenti sugli ultimi sviluppi che stanno accadendo in questi giorni e in queste ore. E non posso dire se la nostra posizione è cambiata oppure no perchè non commentiamo le speculazioni di mercato”, ha affermato Claudia Lange, portavoce della compagnia tedesca.
Sono invece i piloti ad annunciare di voler partecipare all’acquisto di Alitalia. Il comandante Roberto Spinazzola, segretario generale dell’Unione Piloti, anticipa infatti una delle iniziative che oggi l’Up annuncerà insieme ad Anpac, Fdl e Avia in una conferenza stampa, ovvero “la possibilità da parte dei dipendenti dell’Alitalia di partecipare all’acquisto e quindi al salvataggio dell’azienda. Non si tratterà di un azionariato dei lavoratori, ma di una partecipazione diretta”.
Contemporaneamente il premier Silvio Berlusconi sferra un nuovo attacco al leader sindacale della Cgil: è irresponsabile, agisce per far saltare l’accordo senza pensare ai danni per il Paese.
“Sono degli irresponsabili – commenta.- Non guardano al bene del Paese e ai guai sociali che potrebbero derivarne”. “Stanno facendo di tutto – prosegue Berlusconi – per far saltare l’accordo. Hanno perfino definito gli imprenditori della cordata Cai dei ‘banditi’, con il risultato di scoraggiarli e demotivarli. Ora la loro ricetta produrrà disoccupazione e disastri. Ma loro vanno avanti… Che roba! Incredibile”.
“Abbiamo solo 5-6 giorni di tempo prima di lasciare gli aerei a terra, non c’è più margine per trattare”, afferma il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli che torna a ribadire: “Non è più pensabile che il Governo possa fare un prestito ponte” per il salvataggio di Alitalia.
Intanto oggi Alitalia torna sul mercato.
“Fino al 30 settembre – è l’annuncio di Augusto Fantozzi – se c’è qualcuno interessato a comprare la compagnia di bandiera si faccia avanti”.
Una notizia accolta con favore da opposizione e sindacati, ma il Governo frena ribadendo che quella della cordata italiana è l’unica proposta in campo. Fonti governative spiegano infatti che la ricerca di nuovi acquirenti da parte di Fantozzi è un atto dovuto per garantire la trasparenza nella procedura di privatizzazione della compagnia aerea. Ma ciò non significa che ci siano all’orizzonte nuovi interlocutori.
Lo dice in modo esplicito anche il ministro delle Infrastrutture, che torna ad appellarsi alla “responsabilità” dei sindacati: autonomi e Cgil devono dare il loro via libera all’accordo quadro. Solo allora il Governo tenterà di fare tutto il possibile per richiamare al tavolo gli imprenditori guidati da Colaninno. Ed è lo stesso segretario della Cgil Guglielmo Epifani, a garantire la propria disponibilità a sedersi di nuovo al tavolo negoziale ma solo se “Fantozzi, che può svolgere un ruolo terzo, riprende in mano la trattativa”.
“Fantozzi ha fatto oggi quello che andava fatto due mesi fa: all’inizio e non alla fine del percorso” commenta Piero Fassino sottolineando che l’ “aver fatto saltare la trattativa con Air France è stato un atto colpevole ed irresponsabile”.
Ora Fassino invita il Governo a “far di tutto per riaprire la trattativa tra i sindacati e la Cai. Il Governo – puntualizza l’esponente del Pd – non deve ergersi a giudice per trovare il colpevole” del fallimento della trattativa, ma “riportare tutti al tavolo”.
E il leader Udc Pier Ferdinando Casini sollecita tutte le parti in causa a non lasciar richiudere lo spiraglio che sembra riaprirsi per evitare il fallimento di Alitalia. “E’ il momento – dice l’ex Presidente della Camera- che la politica si adoperi unita per sollecitare a ciascuno un passo in avanti. Devono certamente farlo sindacati e lavoratori, rinunciando a rigidità e difese di interessi corporativo ma deve farlo anche la Cai, in nome della responsabilità che si è assunta rispetto alla compagnia di bandiera del Paese”.
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