Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato di essere intenzionato ad “acquisire e possedere” Gaza e che altri paesi del Medio Oriente potrebbero contribuire alla sua ricostruzione. Trump ha ribadito il suo piano per prendere il controllo di Gaza e ha affermato che potrebbe consentire ad altri stati del Medio Oriente di ricostruire parti dell’enclave devastata dalla guerra.
“Sono impegnato ad acquistare e possedere Gaza. Per quanto riguarda la sua ricostruzione, potremmo darla ad altri stati del Medio Oriente per costruirne delle sezioni”, ha detto Trump ai giornalisti a bordo dell’Air Force One mentre si recava al Super Bowl a New Orleans domenica. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato il suo piano per conquistare Gaza quasi una settimana fa, dopo un incontro alla Casa Bianca con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu.

Come intende Trump conquistare Gaza
All’epoca, aveva detto che i palestinesi sfollati non avrebbero voluto tornare a Gaza. Domenica, Trump ha detto ai giornalisti che le nazioni arabe avrebbero accettato di accogliere i palestinesi dopo aver parlato con lui e ha insistito sul fatto che i palestinesi avrebbero lasciato Gaza se avessero avuto una scelta.
“Non vogliono tornare a Gaza. Se potessimo dargli una casa in una zona più sicura, l’unica ragione per cui stanno parlando di tornare a Gaza è che non hanno un’alternativa”, ha detto Trump. “Quando hanno un’alternativa, non vogliono tornare a Gaza”. Il piano di Trump di reinsediare i palestinesi e trasformare l’enclave nella “Riviera del Medio Oriente” ha suscitato un’ampia condanna internazionale da parte di leader e funzionari di tutto il mondo.
Paesi tra cui Giordania, Arabia Saudita, Francia, Spagna, Irlanda, Germania, Turchia, Iran e Brasile hanno espresso la loro opposizione a qualsiasi spostamento forzato. Australia, Russia e Cina hanno affermato che una soluzione a due stati è l’unica via da seguire.
La scorsa settimana il presidente palestinese Mahmoud Abbas ha chiesto alle Nazioni Unite di “proteggere il popolo palestinese e i suoi diritti inalienabili”, affermando che ciò che Trump voleva fare sarebbe stato “una grave violazione del diritto internazionale”.
Trump ha parlato domenica anche del cessate il fuoco tra Israele e Hamas, e ha detto di aver perso la pazienza con l’accordo dopo aver visto il filmato del rilascio degli ultimi tre ostaggi israeliani da parte del gruppo militante palestinese. Trump ha anche parlato della necessità di porre fine all’invasione su vasta scala dell’Ucraina da parte della Russia, cosa che, a suo dire, non sarebbe mai accaduta se fosse stato lui il presidente quando è iniziata la guerra.