Il Parlamento Europeo ha adottato oggi dieci testi legislativi per riformare la politica europea in materia di migrazione e asilo, come concordato con gli Stati membri dell’UE.
Solidarietà e responsabilità
Per aiutare i paesi dell’UE soggetti a pressione migratoria, altri Stati membri contribuiranno ricollocando i richiedenti asilo o i beneficiari di protezione internazionale nel loro territorio, versando contributi finanziari o fornendo supporto operativo e tecnico. Verranno aggiornati anche i criteri secondo i quali uno Stato membro è competente per l’esame delle domande di protezione internazionale (le cosiddette regole di Dublino). Il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione, del relatore Tomas TOBÉ (SE, PPE), è stato sostenuto con 322 voti favorevoli, 266 contrari e 31 astensioni. Leggi di più a riguardo.
Affrontare le situazioni di crisi
La normativa relativa alle crisi e alle cause di forza maggiore stabilisce un meccanismo per rispondere all’improvviso aumento degli arrivi, garantendo solidarietà e sostegno agli Stati membri che si trovano ad affrontare un afflusso eccezionale di cittadini di paesi terzi. Le nuove norme riguarderanno anche la strumentalizzazione dei migranti, vale a dire quando vengono utilizzati da paesi terzi o attori non statali ostili che mirano a destabilizzare l’UE. Il disegno di legge, del relatore Juan Fernando LÓPEZ AGUILAR (ES, S&D), è stato confermato con 301 voti favorevoli, 272 contrari e 46 astensioni. Trova maggiori informazioni sulla normativa sulle situazioni di crisi.
Screening dei cittadini di paesi terzi alle frontiere dell’UE
Le persone che non soddisfano le condizioni per entrare nell’UE saranno soggette a una procedura di screening pre-ingresso, compresa l’identificazione, la raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza, per un periodo massimo di sette giorni. Gli Stati membri dovranno istituire meccanismi di monitoraggio indipendenti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali. Il testo, della relatrice Birgit SIPPEL (DE, S&D), è stato approvato con 366 voti favorevoli, 229 e 26 astensioni. I deputati hanno inoltre approvato, con 414 voti favorevoli, 182 contrari e 29 astensioni, le nuove regole per il sistema centralizzato di informazione sulle condanne (ECRIS-TCN). Maggiori informazioni sul nuovo regolamento sullo screening.
Procedure di asilo più rapide
Verrà istituita una nuova procedura comune in tutta l’UE per concedere e revocare la protezione internazionale. In futuro il trattamento delle richieste di asilo alle frontiere dell’UE dovrà essere più rapido, con scadenze più brevi per le richieste infondate o inammissibili. Il disegno di legge, della relatrice Fabienne KELLER (Francia, Renew), è stato adottato con 301 voti favorevoli, 269 contrari e 51 astensioni. Per la procedura di rimpatrio alla frontiera il risultato è stato di 329 voti favorevoli, 253 contrari e 40 astensioni. Maggiori informazioni sul regolamento sulla procedura di asilo.
Regolamento Eurodac
I dati di coloro che arrivano irregolarmente nell’UE, comprese le impronte digitali e le immagini del volto dai sei anni in poi, saranno archiviati nella banca dati Eurodac riformata. Le autorità potranno anche registrare se qualcuno potrebbe rappresentare una minaccia per la sicurezza o se è stato violento o armato. Il testo, del relatore Jorge BUXADÉ VILLALBA (ES, ECR), è stato adottato con 404 voti favorevoli, 202 contrari e 16 astensioni. Maggiori dettagli sulle nuove regole Eurodac sono disponibili qui.
Standard di qualificazione
Il Parlamento ha inoltre sostenuto nuovi standard uniformi per tutti gli Stati membri per il riconoscimento dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria e per quanto riguarda i diritti concessi a coloro che hanno diritto alla protezione. Gli Stati membri dovrebbero valutare la situazione nel paese di origine sulla base delle informazioni dell’Agenzia europea per l’asilo e lo status di rifugiato verrebbe riesaminato regolarmente. I richiedenti protezione dovranno rimanere nel territorio dello Stato membro competente per la loro richiesta o nel quale la protezione è stata concessa. Sotto la guida del relatore Matjaž NEMEC (SI, S&D), il testo è stato approvato con 340 voti favorevoli, 249 contrari e 34 astensioni. Maggiori informazioni sul regolamento delle qualifiche.
Accoglienza richiedenti asilo
Gli Stati membri dovranno garantire standard di accoglienza equivalenti per i richiedenti asilo per quanto riguarda, ad esempio, l’alloggio, l’istruzione e l’assistenza sanitaria. I richiedenti asilo registrati potranno iniziare a lavorare al più tardi sei mesi dopo aver presentato la richiesta. Le condizioni di detenzione e la restrizione della libertà di movimento saranno regolamentate, per scoraggiare i richiedenti dal muoversi all’interno dell’UE. L’atto, della relatrice Sophia IN ‘T VELD (NL, Renew), è stato approvato con 398 voti favorevoli, 162 contrari e 60 astensioni. Maggiori informazioni sulla direttiva sulle condizioni di accoglienza.
Via sicura e legale per l’Europa
Nell’ambito di un nuovo quadro normativo sul reinsediamento e l’ammissione umanitaria, gli Stati membri si offriranno, su base volontaria, di ospitare i rifugiati riconosciuti dall’UNHCR provenienti da paesi terzi, che viaggeranno nel territorio dell’UE in modo legale, organizzato e sicuro. Il disegno di legge, del relatore Malin BJÖRK (SE, La Sinistra), è stato adottato con 452 voti favorevoli, 154 contrari e 14 astensioni. Maggiori informazioni sul quadro di reinsediamento dell’UE.
Prossimi passi
Una volta approvato formalmente il pacchetto da parte del Consiglio, le norme entreranno in vigore dopo la loro pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Si prevede che la normativa entrerà in vigore tra due anni. Per quanto riguarda la direttiva sulle condizioni di accoglienza, gli Stati membri avranno due anni per introdurre le modifiche nelle rispettive legislazioni nazionali. Adottando questa relazione, il Parlamento risponde alle aspettative dei cittadini di rafforzare il ruolo dell’UE nella lotta contro tutte le forme di migrazione irregolare e di rafforzare la protezione delle frontiere esterne dell’Unione europea, nel rispetto dei diritti umani, di applicare norme comuni in modo uniforme in tutti gli Stati membri in materia di la prima accoglienza dei migranti, per rafforzare il ruolo dell’UE e riformare il sistema europeo di asilo sulla base dei principi di solidarietà ed equa ripartizione delle responsabilità, come espresso nelle proposte 42(2), 43(1), 43(2), 44( 1), 44(2), 44(3), 44(4) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell’Europa.