Pd: commissione d’inchiesta sui soldi russi alla Lega

di Daniele Pace 428 views0

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Il Pd chiede la linea dura sulla questione dei soldi russi alla Lega, ma la richiesta viene respinta dal M5S, che al limite ne vorrebbe una sui finanziamenti a tutti i partiti. Niente giustizia selettiva, per i Pentastellati dunque, e se inchiesta ci deve essere, che sia completa.

Questa mattina duro scontro tra gli esponenti del Pd e il presidente del Senato, dopo che le interrogazioni parlamentari richieste dall’opposizione erano state giudicate inammissibili.

Intanto tengono banco gli audio pubblicati da Buzzfeed, e la richiesta del Pd è quella che il ministro degli Interni Salvini riferisca in aula.

Di Maio e i pettegolezzi giornalistici

La presidente del Senato Maria Elisabetta Casellati ha definito “pettegolezzi giornalistici” gli audio di Buzzfeed, e ha fatto cadere le interrogazioni parlamentari, sostenuta dalla maggioranza. Anche gli altri leghisti sono con Salvini, e il ministro Affari Ue Fontana giustifica gli audio come un riavvicinamento tra l’Italia e la Russia, partner importante dal punto di vista commerciale.

Che la Lega fosse contro le sanzioni alla Russia non era un mistero nemmeno in campagna elettorale, quando si facevano i conti delle mancate esportazioni verso Mosca. Una distensione con l’Orso russo era già una prerogativa della maggioranza.

Ma il Pd invece, aveva appoggiato le sanzioni americane ed europee alla Russia, anche se nemmeno la Germana sembrava così convinta della necessità di una rottura con Mosca. Dario Parrini, promotore di due delle tre interrogazioni parlamentari, è stato piuttosto polemico ed effervescente in aula.

Ma per il Pd il presidente Casellati sta soltanto difendendo gli interessi della Lega, e sarebbe indecente se Salvini non venisse a informare le Camere. Non si tratterebbe di “pettegolezzi”, secondo l’opposizione, ma di veri e propri rapporti di dipendenza con un paese straniero, per di più opposto alla Nato, che finanzia un partito politico italiano con lo scopo di cambiarne la politica.

Da qui la replica di Fontana, che precisa come l’attuale maggioranza non avesse appoggiato le sanzioni.

Ma il Pd ribadisce il concetto sulle pesanti ombre sul partito che avrebbe incontrato misteriosi uomini d’affari russi per discutere un finanziamento alla Lega per le Elezioni Europee. In cambio ci sarebbe una fornitura di petrolio.

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