Enrico Cerreto: la formazione del patrimonialista

di Redazione 959 views0

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“Un consulente patrimoniale deve essere capace di comprendere il cliente e infondere la cultura di una nuova gestione del tempo e del patrimonio”, esordisce così Enrico Cerreto, consulente patrimoniale presso la sede di Napoli della Banca Fideuram.

L’esperto ci racconta che “la consulenza patrimoniale è estremamente complessa, in quanto occorre instaurare un rapporto professionale e fiduciario con il cliente ed inoltre fare un’analisi esaustiva del patrimonio e dei bisogni correlati all’interno del sistema di relazioni familiare e imprenditoriale del cliente”.

Chi vuole intraprendere la strada della Consulenza Patrimoniale, spiega Enrico Cerreto, viene formato ad hoc, così da poter:

– individuare i bisogni dei clienti (costruzione, sviluppo, tutela e trasmissione del patrimonio);

– effettuare un check-up accurato dello stato patrimoniale e del contesto familiare-aziendale del cliente;

– proporre il mix di servizi e prodotti più adeguati ai bisogni del cliente nelle diverse fasi del suo ciclo di vita, anche interagendo con gli esperti tematici interni ed esterni alla propria azienda;

– essere compliant alle diverse discipline vigenti in tema di gestione, tutela e trasmissione del patrimonio, familiare e aziendale;

– evolvere la propria capacità nell’individuare proattivamente problemi e soluzioni, orientandosi verso la costruzione di una partnership fiduciaria, efficace e duratura con il cliente.

“In questa professione non ci si improvvisa – sottolinea Enrico Cerreto – bisogna avere una formazione adeguata che porti a comprendere gli scenari economici e di mercato, i fabbisogni e i servizi del cliente all’inizio del ciclo di vita del patrimonio. A cui si aggiungono competenze tecniche e normative, in modo da attuare efficaci scelte di investimento – mobiliare e immobiliare – con una valenza nel presente e che tengano conto anche di esigenze future”.

Nella formazione, come osserva l’esperto patrimonialista, rientra anche la conoscenza di strumenti come il trust, i fondi patrimoniali, le polizze assicurative, ma anche il mandato fiduciario, l’atto di destinazione e la pianificazione previdenziale.

Iscritto all’albo dei consulenti finanziari dall’aprile 2001, Enrico Cerreto sottolinea l’importanza di un aggiornamento costante su tutte le tematiche riguardanti il patrimonio del cliente.

“La formazione, che si rafforza con l’esperienza sul campo, e l’aggiornamento del professionista – conclude Cerreto – devono essere a 360°, solo così si possono anticipare scenari futuri e prevedere rischi e opportunità. Solo un professionista così completo, a cui non deve mancare anche la capacità di ascolto e l’empatia, potrà stabilire rapporti duraturi con il cliente”.

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