Emmanuel Macron ha deciso di usare il pugno duro sulla questione migranti, come mai era avvenuto in passato. E la Francia ha varato una vera e propria stretta sul problema dei migranti che tanto sta facendo discutere in tutto il continente europeo.
Gerard Collomb, ministro dell’Interno transalpino, ha tolto i veli davanti al Consiglio dei ministri al nuovo progetto di legge che riguarda asilo e immigrazione, in cui sono contenute rigide norme che hanno come obiettivo quello di aumentare i giorni di detenzione ed espellere veramente chi non riesce a ricevere asilo.
Un progetto di legge che ha subito nel corso degli ultimi mesi una vera e propria marea di critiche, tra ong, militanti per i diritti civili e avvocati: l’appuntamento è fissato per il prossimo mese di aprile in Parlamento.
La proposta di legge del Governo Macron mira ad un aumento delle espulsioni nei confronti di quelli che vengono chiamati migranti economici. La durata della detenzione nei vari centri di custodia temporanea salirà da 45 a 90 giorni e si tratterà di una tempistica che si potrà rinnovare. Una scelta che, secondo il Governo francese, sarebbe indispensabile per aumentare l’efficacia delle espulsioni o il riaccompagnamento verso gli Stati UE di sbarco, come ad esempio l’Italia, secondo le regole sancite dai Trattati di Dublino. Ci saranno anche importanti e severe sanzioni penale per chi tenterà illegalmente di superare il confine.
Anche in Italia il tema migranti non cessa di far discutere ed è indubbiamente uno dei punti caldi nel programma dei vari partiti che si stanno sfidando in vista delle prossime elezioni del 4 marzo. Il Centrodestra, ad esempio, sostenuto anche da Fabrizio Bertot, mette in evidenza come un piano di espulsioni che possa favorire e rendere più celere il rimpatrio dei clandestini sia fondamentale in una situazione di emergenza come quella attuale.