La manovra del 5 dicembre sarà ispirata a rigore, crescita, equità.
Priorità alle pensioni, per rispondere alle richieste di Bruxelles
In vista dell’appuntamento dell’8 e 9 dicembre, decisivo per il destino dell’Unione europea, Monti rivolge un appello a tutti: ”Siamo in una situazione straordinariamente delicata. Sarà un appello al senso collettivo di responsabilità, perché se l’Italia manca questo passaggio fondamentale, vi saranno conseguenze molto gravi per tutti. Certe ritualità e tradizioni ora passano in secondo piano. Dietro il Parlamento e le forze sociali vi sono i cittadini che sembrano apprezzare il lavoro che stiamo svolgendo al servizio del paese”.
Monti spiega ancora: ”Gli interventi a sostegno della crescita avranno un peso predominante: il precedente governo ha ben operato sul fronte del contenimento del deficit, ma ben poco è stato fatto per lo sviluppo. Le misure allo studio puntano a ridurre il disavanzo già nel breve termine. In tal modo, si garantirebbero gli obiettivi di finanza pubblica anche se la frenata del Pil fosse ancor più consistente del previsto”.
Per quel che riguarda il Fmi, Monti ripete che il governo italiano non ha fatto nessuna richiesta di aiuto finanziario: ”Ho appena incontrato il nuovo direttore del Dipartimento per l’Europa, Raghuram Rajan, e con lui abbiamo definito le modalità del monitoraggio già stabilito per l’Italia. Le reazioni al nostro programma sono state molto positive e in particolare è stata rilevata la rinnovata forte credibilità del governo italiano”.
E continua: ”L’Europa si cura soprattutto degli interessi di lungo periodo dei singoli Stati membri. Ho esortato i miei colleghi ad avere un linguaggio franco e aperto sull’Europa, che non ha bisogno di essere imbrattata sul piano della comunicazione da politici nazionali che trovano comodo dare la responsabilità ad altri. I mercati del resto non vanno presi come divinità, ma rappresentano la percezione collettiva su quello che fanno i singoli paesi. Il 10 dicembre, il giorno dopo l’eurosummit, avremo la percezione sulla bontà di quello che avremo fatto o meno”.
Monti: ”Riforme e pensioni o si rischia”
di 1 Dicembre 2011 09:55 32 views1
Gesualdo Gustavo 1 Dicembre 2011 il 13:09
Nessuna riforma potrà mai realizzarsi in italia se non si elimina il potere mafioso e la corruzione politica e burocratica.
http://www.ilcittadinox.com/blog/riforme-strutturali-e-liberalizzazioni-vademecum.html