Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: “Girano nei palazzi romani chiacchiere e pettegolezzi su un argomento: le dimissioni di questo Governo”.
”Mi spiace deludere i nostalgici della Prima Repubblica – continua Berlusconi – quando i governi duravano in media 11 mesi, ma la responsabilità nei confronti degli elettori e del Paese impongono a noi e al nostro Governo di continuare nella battaglia di civiltà che stiamo conducendo in questo difficile momento di crisi. Non ho proprio nessuna intenzione di fare passi indietro. La maggioranza c’è”.
Angelino Alfano, segretario del Pdl, interpellato dall’ANSA a proposito delle prossime mosse dell’Esecutivo, risponde: ”Il presidente Berlusconi è impegnato nell’elaborazione delle misure derivanti dagli impegni del G20 e di conseguenza non si pone alcun problema di dimissioni, ma piuttosto quello di una riflessione da fare nei prossimi giorni sulla condotta politica da scegliere per favorire il più vasto concorso possibile di forze politiche e sociali allo scopo di dare risposta alla situazione attuale”.
Il segretario del Pdl continua: “Abbiamo esaminato la situazione politica e parlamentare, con particolare riferimento al voto di martedì prossimo sul rendiconto. Il presidente del Consiglio è impegnato, di intesa con i ministri competenti, nell’elaborazione dei provvedimenti più urgenti derivanti dagli impegni di Cannes. Di conseguenza non si pone alcun problema di dimissioni, ma piuttosto a quello di una riflessione da fare nei prossimi giorni sulla condotta politica da scegliere per favorire il più vasto concorso possibile di forze politiche e sociali, allo scopo di dare una risposta positiva alle gravi questioni che stanno sul tappeto in Europa e in Italia. Il resto è solo pettegolezzo”.
Roberto Formigoni commenta “Berlusconi potrebbe anche prendere in considerazione la strada di affermare pubblicamente la propria disponibilità a rinunciare al ruolo di presidente del Consiglio per il bene del Paese, benché per la Costituzione non sarebbe tenuto a questa mossa. L’obiettivo sarebbe quello di dare vita con altre forze a un governo diverso, guidato da una personalità indicata dall’attuale maggioranza e personalmente dallo stesso Berlusconi per guidare per un anno e mezzo il Paese, riacquistare la piena credibilità, salvare l’economia e prepararci alle elezioni del 2013”.
Continua Formigoni: “Ritengo che questa sarebbe una strada molto saggia. Il capo del governo ha di fronte a sé due strade per ottenere il bene comune. La prima sarebbe quella di verificare la tenuta della sua maggioranza perché se l’avesse, questa strada è la più normale e costituzionalmente possibile per approvare gli impegni presi con l’Europa. Altrimenti sarebbe bene cercasse altre strade, aprendo un confronto con il Capo dello Stato e con le forze politiche e sociali del Paese per evitare che i decreti economici vengano bocciati”.
Berlusconi: nessun passo indietro, maggioranza c’è
di 6 Novembre 2011 00:00 19 views0