Si era nascosto in una buca a Sirte. Il suo ultimo grido ai ribelli: “Non mi sparate”
Il ”Leader della rivoluzione” si faceva chiamare Muammar Gheddafi, da quando nel 1969 salì al potere. E se una rivoluzione lo portò al potere, oggi è stata ancora una rivoluzione a fermare la fine di 42 anni del suo potere assoluto, della sua dittatura. Il premier del Consiglio nazionale transitorio (Cnt) libico, Mahmoud Jibril così ha confermato la fine del rais: ”Gheddafi è stato ucciso. Aspettavamo da molto tempo questo momento”.
Oggi gli ambasciatori dell’Alleanza si riuniscono a Bruxelles per un vertice straordinario in cui si discuterà della fine della campagna militare nel Paese. In una giornata concitata, Ban Ki-moon ha parlato di ”transizione storica per la Libia. Ora è tempo per tutti i libici di unirsi, ha aggiunto il segretario generale delle Nazioni Unite, ora è tempo di ricostruzione e non di vendetta. Nei prossimi giorni assisteremo a scene di festa, ma anche di dolore di chi ha perso molto. Bisogna riconoscere che questa è solo la fine dell’inizio: la strada di fronte alla Libia e alla sua popolazione sarà difficile e piena di sfide”.
Da Bruxelles, l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton, ha parlato della fine di un ”periodo tragico nelle vite di tanti libici, che possono dire con orgoglio e fiducia di essersi liberati un regime che li ha oppressi e terrorizzati per oltre 40 anni”. Il presidente della Commissione europea Josè Manuel Durao Barroso e il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy hanno sottolineato come ora la Libia possa voltare pagina nella sua storia e abbracciare un nuovo futuro democratico.
Da Roma, appena giunta la notizia della conquista di Sirte da parte delle forze del Cnt, il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha commentato: ”È una grande notizia: è finita la missione. La conquista e liberazione di Sirte comporterebbe, come è stato ampiamente deciso, la fine delle ostilità e l’avvio del governo provvisorio in quanto le norme che il Cnt si è dato comportano che dalla conquista di Sirte e dalla fine delle ostilità passino non più di 30 giorni per la nascita, in sostituzione del consiglio nazionale transitorio, del governo provvisorio libico che, a suo volta, darà spazio a un governo democraticamente eletto”.
Il commento di Napolitano: “Si chiude una drammatica pagina in Libia. C’é solo da augurarsi che si costruisca un Paese nuovo, libero e unito”.
Il ministro degli Esteri Franco Frattini: ”L’uscita di scena di Gheddafi sarebbe una grande vittoria del popolo libico, la Libia sarebbe definitivamente liberata, si potrebbe costituire quel Governo libico che tutti attendiamo per andare verso elezioni democratiche. Ascolteremo le parole del presidente Jalil. Credo che se questa fosse davvero la soluzione sarebbe una grande vittoria del popolo libico, la Libia sarebbe definitivamente liberata, si potrebbe costituire quel Governo libico che tutti attendiamo per andare verso elezioni democratiche”.
Gheddafi ucciso, chiusa una pagina drammatica della storia
di 21 Ottobre 2011 00:00 32 views0