Le associazioni delle imprese in una lettera al premier Silvio Berlusconi: “L’Italia ha mezzi e risorse per risalire la china ma il tempo è scaduto”.
Il nuovo appello firmato da Confindustria, Rete Imprese Italia, Alleanza delle cooperative, Abi e Ania: “La situazione è sempre più difficile, la fiducia nel nostro Paese sta velocemente diminuendo malgrado gli innegabili punti di forza dell’Italia. È stato presentato un ‘Manifesto delle Imprese’ con proposte tese a favorire la sostenibilità del debito pubblico nel medio periodo e la ripresa economica del nostro Paese. Ad oggi, nessuna reazione concreta è seguita da parte del Governo e nessun dialogo è stato aperto. Il ritardo che stiamo accumulando sul fronte del rilancio della crescita e della credibilità sta costando moltissimo in termini di occupazione, valore dei beni e dei risparmi delle famiglie, investimenti e valore delle imprese”.
Ancora le Associazioni: ”È allora di fondamentale importanza che il Decreto sviluppo contenga misure strutturali, concrete e credibili, che diano un chiaro segnale di inversione di marcia, in assenza rischierebbero di essere vanificati gli sforzi fatti fino ad oggi in ordine alla tenuta dei conti pubblici. Il nostro è un appello forte al fare: con unità di intenti è possibile superare una fase difficile. Confidiamo che il Suo Governo voglia realizzare le iniziative necessarie e adeguate alla gravità del momento. Le imprese industriali, le imprese artigianali, commerciali e dei servizi, le imprese cooperative, le imprese bancarie e assicurative stanno facendo del loro meglio per passare attraverso l’attuale difficile contingenza, ma solo nel contesto di un efficace piano integrato e condiviso di rilancio del Paese questi sforzi non verranno vanificati”.
A palazzo Grazioli un vertice presieduto dal premier Silvio Berlusconi con alcuni ministri economici per fare il punto della situazione sul decreto sviluppo. Silvio Berlusconi: ”I soldi per il decreto sviluppo non ci sono, dobbiamo inventarci qualcosa”. A chi gli chiedeva se fosse favorevole alla patrimoniale come misura per reperire i fondi per il dl ha detto: ”Sono personalmente contrario ma non mi sento in questo momento di esprimermi su altre opinioni della maggioranza. Non c’è nessuna fretta, il provvedimento sarà varato quando il testo sarà convincente, ossia di stimolo a sviluppo e crescita”.
Decreto Sviluppo, imprese a Berlusconi: sì dl, ma niente soldi
di 19 Ottobre 2011 00:00 18 views0