Vertice Ue, Frattini: “Italia contraria ad assi bilaterali”

di isayblog4 50 views0

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Un asse bilaterale Francia-Germania per risolvere la crisi, i dubbi di Frattini
All’indomani del vertice a Berlino tra la cancelliera tedesca Angela Merkel ed il presidente francese Nicolas Sarkozy, il ministro degli Esteri italiano commenta: ”Noi pensiamo che una situazione globale non si possa risolvere così. Mi auguraro che il Consiglio europeo, la prossima settimana o quando sarà, adotti misure concrete e affermi non solo in modo solenne ma in modo molto puntuale quando sarà rilasciato il pacchetto per la Grecia, approvato al vertice del 21 luglio scorso”.

Pronta la replica Di Parigi: ”La Francia e la Germania non hanno nessuna vocazione ad essere il Direttorio della Ue e non agiscono contro gli altri Stati membri. Noi discutiamo con i nostri amici tedeschi le soluzioni che ci sembrano più opportune, ma non imponiamo agli altri le soluzioni a due”.
Anche il ministero degli Esteri tedesco risponde immediatamente: ‘‘Germania e Francia sono le economie nazionali più grandi dell’Eurozona. E hanno una responsabilità particolare per il futuro dell’Europa e della moneta unica. Per questo motivo portano avanti un dialogo stretto sul futuro assetto, dialogo che non esclude nessuno. Le decisioni importanti sul percorso da seguire saranno prese dopo, col consenso di tutti i partner europei e naturalmente anche assieme ai nostri partner in Italia”.
Intesa Francia-Germania. Sarkozy ha dichiarato che ”l’Ue darà delle risposte durevoli, globali e rapide entro la fine del mese» per «arrivare al vertice del G20 unita e con i problemi risolti. Parigi e Berlino proporranno delle importanti modifiche ai Trattati europei per una maggiore integrazione dell’Eurozona. L’obiettivo è quello di avere una cooperazione più stretta e vincolante» fra i Paesi membri, ha spiegato la cancelliera tedesca”.
Sarkozy ha sottolineato che sulle banche esiste un completo accordo fra i due Paesi, mentre Merkel ha ribadito che la Germania è pronta a fare ciò che è necessario per ricapitalizzare gli istituti al fine di garantire il credito per l’economia. Quanto al fondo salva-Stati (Efsf), Sarkozy ha reso noto che i due Paesi hanno identificato delle proposte tecniche per rafforzarne l’efficacia.

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