Berlusconi, ”Mi dimetto solo con sfiducia”

di isayblog4 16 views0

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Silvio Berlusconi ha confermato: “Ogni giorno ci chiedono un passo indietro. Stiano tranquilli perché non possiamo andare dietro alle aspettative dei media e dell’opposizione. Non ci dimetteremo se non dopo un voto di sfiducia in Parlamento che io escludo. Dobbiamo tornare ad essere un Paese civile ed oggi non lo siamo. Quando chiamate qualcuno non sentite la morsa di uno Stato di polizia. In questo momento lo Stato non lo sentiamo più come una tutela della libertà è molto importante procedere con la riforma per recuperare il senso di libertà. Ci presenteremo alla prossima scadenza elettorale, tra un anno e mezzo, con le carte in regola per vincere”.

Prosegue Berlusconi: “In settimana esamineremo le misure per la crescità e lo sviluppo e con questo decreto dimostreremo che il governo sta sempre lavorando sodo per l’Italia. Sono assolutamente convinto che il Pdl abbia le carte in regola per avere ancora tra un anno e mezzo dai cittadini il mandato per governare il paese. Abbiamo fatto molto e stiamo lavorando ad altre misure per la crescita e lo sviluppo, dimostreremo concretamente che il governo ha lavorato e sta sempre lavorando sodo per l’Italia e nell’interesse di tutti quanti. Ci presenteremo, anche per l’opposizione che abbiamo alla prossima scadenza elettorale con un programma realizzato che ci farà dare ancora dagli italiani la responsabilità di governo”.
E ancora Berlusconi: “In Parlamento ci accingiamo a fare una straordinaria battaglia per la libertà, che dobbiamo assolutamente vincere. Mi appello a Cicchitto e Gasparri, i condottieri delle nostre truppe alla Camera e al Senato perché portare a compimento le riforme non serve solo ad ammodernare il Paese ma a salvare le nostra libertà. Dobbiamo tornare ad essere un Paese davvero civile e libero come oggi non siamo, come sapete bene quando parlando al telefono fisso o al cellulare sentite la morsa di uno Stato di polizia. Il fatto che i cittadini non siano sicuri che le loro parole siano inviolabili non li fa più sentire cittadini di uno Stato che tutela la loro libertà”.
Il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, condividendo l’ipotesi di Formigoni sulle elezioni anticipate nel 2012, dichiara: “Le previsioni di Formigoni mi sembra siano ragionevoli. Non vedo come si possa andare avanti con un governo che davanti all’emergenza sociale è assente, indifferente. Noi abbiamo fatto di tutto per stimolare gli uomini di buona volontà del Pdl ma alle affermazioni private non corrispondono fatti pubblici, quindi meglio lo sbocco elettorale”.

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