L’Aula della Camera ha definitivamente approvato la manovra economica. con 314 voti a favore e 300 contrari.
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in occasione della riunione romana del “Forum Eu-Us Legal Economic Affairs”, sottolinea: ”Il rafforzamento della moneta unica è inseparabile dallo sviluppo di una più stretta integrazione anche politica europea. Il consolidamento dell’euro è una priorità essenziale per l’Europa ma costituisce anche un interesse vitale per l’economia mondiale”.
Il messaggio di Napolitano reso noto dal Quirinale: “Il vostro incontro per la qualità e la ricchezza tematica degli interventi previsti – scrive Napolitano – offre una significativa opportunità di riflessione comune su molteplici sfide che si pongono alla politica e alla cultura europee e americane in questa critica fase di incerta evoluzione della realtà economica e istituzionale internazionale. Esse presentano una dimensione globale e impongono la ricerca di soluzioni condivise travalicando i confini dei singoli paesi. Il consolidamento dell’euro è una priorità essenziale per l’Europa ma costituisce anche un interesse vitale per l’economia mondiale”.
”L’impegno a prendere tutte le misure necessarie al rafforzamento della moneta unica è inseparabile dallo sviluppo di una più stretta integrazione anche politica europea e implica al tempo stesso una più forte cooperazione euro-atlantica, nella consapevolezza che solo così potremo esprimere soluzioni efficaci ed aprire nuove prospettive di sviluppo alle nostre società. Nell’auspicio che i vostri dibattiti garantiscano apporti riccamente indicativi, vi auguro buon lavoro”.
L’ok alla manovra e la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale avrà certamente le sue conseguenze. Forse già da domani bisogna fare attenzione alla spesa. Aumento su tutto quanto è soggetto ad Iva: molti prodotti saranno più cari per il ritocco dell’aliquota Iva dal 20 al 21%. Nessun rincaro invece per pane e latte, pomodori e giornali, insomma tutti i prodotti con Iva al 4%. Aumenti in vista anche per il cioccolato: per le confezioni di pregio, prezzi fermi invece per le comuni ‘tavolette’. Discorso analogo per il caffé: si prevede un rincaro per la confezione al supermercato, ma dovrebbe restare invariato il prezzo della tazzina al bar, perché nel primo caso l’Iva è al 20 e aumenterà al 21% nel secondo caso era e rimane al 10%.
L’aumento dell’Iva scatterà subito: l’aliquota si applicherà infatti dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto legge. L’aumento sul singolo acquisto si sentirà poco: per un paio di scarpe da 120 euro, l’aumento sarà di appena 1 euro. Ma è previsto che la norma porti complessivamente nelle casse dello Stato 700 milioni di euro già quest’anno e 4,2 miliardi di euro l’anno dal 2012. Insomma l’esborso per le famiglie potrebbe oscillare dai 123 euro calcolati dalla Cgia di Mestre ai 173 da Federconsumatori e Adusbef fino ai 500 euro che preoccupano le catene di distribuzione come la Coop. Più cara anche la bemzina per l’auto.
Per quanto riguarda l’impatto sui consumi, si prevede un trend negativo. I prodotti e i servizi nel mirino sono molti: soprattutto i prodotti di largo consumo: auto e moto, abbigliamento e calzature, taglio e piega dal parrucchiere, piatti e tovaglie, mobili e lampade, rossetti e rasoi, frigoriferi e lavatrici. Si salveranno dal ritocco dell’Iva tutte le operazioni effettuate con la pubblica amministrazione e quelle per le quali era già stata emessa la fattura anche se il corrispettivo ancora non è stato pagato
Camera, manovra approvata: quali conseguenze
di 15 Settembre 2011 00:00 17 views0