Bruxelles dà l’ok alla manovra italiana

di isayblog4 12 views0

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Il governo italiano dovrà ora impegnarsi per trovare ampio consenso e vararla in tempi rapidi.
Giorgio Napolitano, intanto, invita ad un “confronto responsabile”. Bruxelles, infatti, attende di “conoscere i dettagli del pacchetto approvato e maggiori informazioni sulle singole misure”, per una valutazione più appropriata. Ma il giudizio per il momento è positivo. Anche il presidente francese Sarkozy ha apprezzato le misure prese dal governo.

Il presidente del Consiglio Europeo, Herman Van Rompuy ha definito la manovra italiana di “cruciale importanza” per tutti i 17 Paesi dell’Eurozona. Per quanto riguarda le misure specifiche, il Pd insiste ancora per l’introduzione della patrimoniale, alla quale sono favorevoli anche alcuni settori del centrodestra, e di una più incisiva lotta all’evasione.
La Cgil si prepara allo sciopero generale, ma non è seguita da Cisl e Uil. Nella maggioranza qualcuno pensa già di togliere il contributo di solidarietà e sostituirlo con l’aumento dell’Iva. Lo stesso Berlusconi, secondo indiscrezioni, sarebbe favorevole allo scambio, al limite inserendolo nella delega fiscale.
Inoltre, poiché il ritocco di un punto di Iva dovrebbe portare nelle casse dello Stato circa 6 miliardi, si potrebbe cancellare il prelievo sui redditi (che vale un miliardo) e alleggerire i tagli ai ministeri e agli enti locali. Per ora, il governo sembra orientato a un intervento meno radicale: potrebbe essere accolto un emendamento dell’Udc che alleggerisce il contributo di solidarietà per chi ha figli a carico.
Ma il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli è contro il ritocco dell’Iva: “Confermiamo tutta la nostra contrarietà. Perché colpirebbe i consumi ed i redditi medio-bassi. Perché indurrebbe inflazione. Perché, in definitiva, indebolirebbe la crescita”. I consumatori propongono in alternativa l’una tantum sui capitali scudati, che frutterebbe 21 miliardi. Comunque tutto in attesa della bocciatura o della promozione della manovra alla riapertura dei mercati.
I “dissidenti” del Pdl sono al lavoro per un pacchetto di interventi alternativo.
Il ministro per la Semplificazione Roberto Calderoli ha spiegato: ”Modifiche alla manovra approvata dal governo sono possibili purché a saldi invariati e solo con un taglio della spesa, cioè senza aumentare la pressione fiscale. L’input che ci è arrivato è che il taglio della spesa non può essere sostituito dall’aumento della pressione fiscale. In altre parole, modifiche ci possono essere, ma solo per diversificare il taglio della spesa”.
“Il testo della manovra può essere modificato – prosegue Calderoli – ma non può essere smontato perché se questo dovesse accadere si rischierebbe il default economico del Paese. Bisogna rendersi conto delle conseguenze che ci sarebbero state se non avessimo fatto questa manovra. Chi non comprende tutto questo non dovrebbe occuparsi di amministrare la cosa pubblica e andarsene a casa. L’istituto delle dimissioni è sempre valido”.

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