Gianfranco Fini candida a palazzo Chigi Roberto Maroni, che però dichiara lealtà al governo Berlusconi: ”Lavoriamo perché arrivi fino a fine legislatura”. Ben consapevole, Maroni, che l’offerta di Fini è solo tentativo di strumentalizzazione. Tuttavia tra i due ex-alleati di ferro, Pdl e Lega, c’è una distanza che Berlusconi tenta di accorciare, definendo totalmente inventati frasi e giudizi nei confronti di Maroni. Il Pd, chiamato in causa da Fini come possibile sostenitore di un governo Maroni, precisa: ”Nessun sostegno a governi guidati da attuali ministri”.
Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, sulla proposta di Fini per un nuovo governo guidato da Maroni: ”Uno spregiudicato tatticismo. L’eccesso di tatticismo è solo segno della difficoltà politica in cui si trovano le varie forze che compongono il terzo polo. Il Terzo Polo non ha altro obiettivo se non di far cadere il centrodestra. Come tale è una ’formazione a termine, priva di una strategia politica utile al Paese. Il nuovo centrodestra immaginato da Gianfranco Fini, ovviamente nella sua veste di leader del Fli, è morto suicida ancora prima di nascere. L’idea bislacca di un governo guidato da Roberto Maroni non ha alcun respiro strategico essendo evidente anche ai ciechi che è un tentativo maldestro e miserabile di dividere la Lega dal Pdl”.
Il vicesegretario Pd Enrico Letta: ”Il Partito democratico, oltre a preferire l’ipotesi di elezioni subito, non potrebbe sostenere governi guidati da esponenti dell’attuale governo Berlusconi, principale responsabile dei guai nei quali si trova oggi l’Italia”.
E Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria del Pd: ”Il Paese ha bisogno di un cambiamento vero e profondo. Non basta superare Berlusconi. Bisogna superare il berlusconismo. Avere un governo senza Berlusconi alla presidenza del Consiglio, ma seduto in panchina a dare ordini e a guidare di fatto la squadra, non sarebbe una soluzione all’altezza dei problemi che gli italiani hanno di fronte”.
Berlusconi smentisce le notizie riportate dalla stampa sui suoi presunti rapporti non proprio amichevoli con Maroni e tiene i toni bassi anche in vista della possibile sostituzione di Alfano al ministero della Giustizia, anche se sulla questione nulla ancora è definito. Eppure vari settori del Pdl premono perché Alfano si occupi a pieno ritmo del partito. Alemanno, ad esempio: ”Alfano deve dimettersi al più presto per dedicarsi totalmente, il prima possibile, al Pdl. Sia per riorganizzare il partito che per avviare il percorso che porti all’individuazione del candidato premier del 2013. Questo serve al rilancio del Pdl e del governo. Non certo un esecutivo guidato da Maroni. Penso che fare un nuovo governo oggi crea più problemi che altro. Credo che si possa andare avanti con Berlusconi, ma va aperto un percorso, già da settembre, per individuare il candidato premier del 2013”.
Fini candida Maroni a palazzo Chigi, il Pdl: ”Basta ingerenze!”
di 26 Luglio 2011 00:00 18 views0