Continuano ad infuriare le polemiche sul voto che avrebbe dovuto essere segreto, ma che secondo il Pdl non è stato regolare.
Per il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto: ”Le stesse parole del presidente Franceschini sono testimonianza evidente che ieri su Papa non c’è stato voto segreto, e che ci sarebbero gli estremi per invalidare quella votazione. Ma siccome pensiamo al futuro, e penso che tragedie come quella di ieri in questa aula avranno a ripetersi, in quest’aula deve esserci garanzia di un voto segreto non la parodia di un voto segreto”.
Cicchitto insiste: ”Senza una procedura che garantisca davvero la segretezza del voto ritireremo la nostra adesione a questo meccanismo di voto, quello che avviene con il sistema elettronico e con le impronte digitali. Il voto o è segreto o non lo è”.
Papa, dopo il voto dell’aula di Montecitorio, aveva scelto di costituirsi nella casa circondariale di Orvieto (Terni); ha desistito e si è consegnato alle Fiamme Gialle, quando ha saputo che il gip aveva disposto che doveva essere condotto nel carcere di Poggioreale.
Intorno alla mezzanotte è entrato nella casa circondariale napoletana, ha consegnato gli oggetti personali, secondo il regolamento carcerario, poi, accompagnato dalla polizia penitenziaria, ha raggiunto la cella che gli è stata assegnata.
Probabilmente già prima della fine della settimana si svolgerà l’interrogatorio di garanzia, e sarà quello il primo faccia a faccia dell’on. Papa con il gip Luigi Giordano, che ha disposto la cattura, e con i pm Francesco Curcio e Henry John Woodcock, che hanno chiesto l’arresto del parlamentare.
La posizione del deputato e di altri indagati sarà esaminata dal tribunale del riesame, quale giudice d’appello, in seguito all’impugnazione da parte dei pm della decisione del gip di non accogliere la richiesta di misura cautelare per altri gravi reati, tra i quali l’associazione segreta (la cosiddetta P4), costituita – sempre secondo l’accusa – con lo scopo di raccogliere informazioni riservate e utilizzarle per esercitare pressioni, ricatti e, soprattutto, ottenere vantaggi personali.
L’on. Papa, intervistato nelle scorse settimana, ha respinto tutte le accuse ed anche ieri, nell’aula di Montecitorio, si è dichiarato innocente. È il secondo indagato in regime di detenzione nell’inchiesta P4. Dal 15 giugno, infatti, è agli arresti domiciliari il consulente Luigi Bisignani, al quale Papa avrebbe rivelato notizie coperte da segreto. La misura cautelare nei confronti di Bisignani è stata confermata dal Tribunale del riesame di Napoli.
Papa in carcere, Il Pdl: “Voto irregolare sull’arresto”
di 22 Luglio 2011 00:00 25 views0