Marina Berlusconi, presidente Fininvest, dopo la sentenza del Lodo Mondadori: “Neppure un euro è dovuto da parte nostra, siamo di fronte ad un esproprio che non trova alcun fondamento nella realtà dei fatti né nelle regole del diritto. È una sentenza che sgomenta e lascia senza parole. La Fininvest, che ha sempre operato nella più assoluta correttezza, viene colpita in modo inaudito, strumentale e totalmente ingiusto. E il parzialissimo ridimensionamento della sanzione rispetto al giudizio di primo grado nulla naturalmente toglie alla incredibile gravità del verdetto. Ma questa è una sentenza che suona anche come un’amara sconfitta per la giustizia, per quanti continuano a credere che esista, che debba esistere, una giustizia imparziale e giusta”.
”È una sentenza – continua Marina Berlusconi – che rappresenta l’ennesimo scandaloso episodio di una forsennata aggressione che viene portata avanti da anni contro mio padre, con tutti i mezzi e su tutti i fronti, compreso quello imprenditoriale ed economico. È indiscutibile che questo attacco abbia come principali protagonisti una parte della magistratura (e della magistratura milanese in particolare) e il gruppo editoriale che fa capo a Carlo De Benedetti.
E adesso, con un verdetto che nega l’evidenza emesso dalla magistratura milanese, la Fininvest viene condannata a versare una somma spropositata proprio al gruppo De Benedetti. Una somma addirittura doppia rispetto al valore della nostra partecipazione in Mondadori. Neppure un euro è dovuto da parte nostra, siamo di fronte ad un esproprio che non trova alcun fondamento nella realtà dei fatti né nelle regole del diritto. Anche di fronte ad un quadro così paradossale e inquietante, non ci lasciamo però intimorire. Già in queste ore i nostri legali cominceranno a studiare il ricorso in Cassazione. Siamo certi di essere assolutamente nel giusto, dobbiamo credere che le nostre ragioni verranno alla fine riconosciute. Verità e giustizia non potranno continuare ad essere calpestate e piegate a logiche inaccettabili e indegne di un Paese civile”.
Il Cir ribatte: ”Il contenzioso giudiziario su Mondadori riguarda una storia imprenditoriale ed è completamente estraneo all’attualità politica. La sentenza di appello sul Lodo Mondadori conferma ancora una volta che nel 1991 la Mondadori fu sottratta alla Cir mediante la corruzione del giudice Vittorio Metta, organizzata per conto e nell’interesse di Fininvest“.
Il commento di Di Pietro: ”Berlusconi non la butti in politica. Le sentenze si rispettano e i danni si risarciscono. E se è vero, com’è vero, che Berlusconi è stato condannato in appello per danni causati a un altro gruppo imprenditoriale, significa che lui ci ha guadagnato illecitamente e l’altro ci ha rimesso. È inutile che Berlusconi e i suoi tentino di buttarla in politica, qui siamo solo di fronte a comportamenti truffaldini gravissimi”. Lo afferma in una nota il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commentando la sentenza che obbliga Fininvest a risarcire Cir per il Lodo Mondadori.
Il commento di Capezzone: ”Le sentenze si rispettano, e così pure i giudici. Ma finché siamo un Paese libero, esiste il diritto di criticarle e di contestarne radicalmente i contenuti. A mio avviso siamo dinanzi a una decisione abnorme, che rischia di essere una mazzata tremenda per un’azienda, e di mettere in discussione investimenti, prospettive, posti di lavoro. Ma voglio rivolgermi ai politici della sinistra. C’è da troppo tempo, contro Silvio Berlusconi, un clima da Piazzale Loreto, con forsennati attacchi politici e personali, con una tenaglia mediatica e giudiziaria, e ora anche con quella che oggettivamente è una mazzata sul piano patrimoniale. Con le vendette non si costruisce nulla, se non altro odio e altra divisione. Hanno il diritto di contrastare il Premier sul terreno politico, ma da mesi si è passati a ben altro: al tentativo di abbattere ed eliminare il nemico”.
Dopo sentenza Lodo Mondadori, Marina Berlusconi: ”Aggressione a mio padre”
di 10 Luglio 2011 00:00 31 views0