A Napoli è emergenza. Il presidente della Repubblica chiede al governo di intervenire subito.
Dopo l’ok Consiglio dei Ministri al decreto rifiuti – passato con il ”no” della Lega – Giorgio Napolitano lo emana ma sottolineandone i limiti e chiede un nuovo e più efficace intervento del Governo. Il Capo dello Stato: ”Auspico l’effettivo superamento di una emergenza di rilevanza nazionale attraverso una piena responsabilizzazione di tutte le istituzioni insieme con le autorità locali della Campania”.
Il governatore della Campania Caldoro ha subito avviato i primi contatti per il trasferimento dei rifiuti fuori regione. Richieste sono state inoltrate in Puglia, Emilia Romagna, Marche, Calabria, Toscana e Friuli Venezia Giulia mentre si continua a lavorare per allargare il fronte. Da Napoli il cardinale Crescenzio Sepe: ”Sono deluso e amareggiato per la situazione. Napoli è ancora una volta una città umiliata e tradita. C’è chi continua a rifugiarsi nei propri egoismi e non riesce a liberarsi da visioni settarie. Basta con le misure che non risolvono, con gli attendismi e con le distinzioni e gli scambi di accuse che servono solo ad allontanare la soluzione del problema”.
Il sindaco De Magistris è al lavoro per rendere ”autonoma” la città e ha chiesto alla Regione un intervento per evitare la paventata chiusura nel week-end degli impianti Stir di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e Pianodardine (Avellino). Ma Palazzo Santa Lucia risponde seccamente: ”Auspichiamo che rimangano aperti ma dipende dagli enti proprietari e, quindi, essenzialmente dai Comuni e dalle Province”.
Intanto sembra che in città ci sia calma almeno apparentemente: secondo informazioni Asia, l’azienda che si occupa dei servizi di igiene, lungo le strade, ci sarebbero circa 1.300 tonnellate di spazzatura. Sono tanti, ma certamente meno di una settimana fa. Dopo i numerosi appelli, diminuiscono anche gli incendi. Il bollettino quotidiano dei cumuli dati alle fiamme evidenzia una nottata sostanzialmente tranquilla, con solo dieci interventi dei vigili del fuoco tra Napoli e provincia.
In serata, nella periferia orientale, tra il quartiere Ponticelli e il comune di Cercola, ignoti hanno incendiato un’area piena di pneumatici sversati illegalmente. Le fiamme e il fumo, spinti dal vento verso il rione Incis, hanno rallentato fortemente la circolazione sulla statale 268, che collega Napoli e i comuni vesuviani. La società A2A, che attraverso Partenopea Ambiente gestisce il termovalorizzatore di Acerra, fa sapere che l’impianto di smaltimento, nei primi sei mesi del 2011, ha raggiunto il 100% della sua capacità produttiva, trattando 300 mila tonnellate di rifiuti e immettendo in rete 260 GWh di elettricità. In sostanza, malgrado qualche battuta d’arresto, l’unico termovalorizzatore della Campania avrebbe funzionato.
Napolitano: urgenti altre misure sui rifiuti
di 2 Luglio 2011 07:53 14 views0