Nel suo intervento in Senato, che segna l’inizio della verifica di governo in Parlamento chiesta da Napolitano, Berlusconi chiarisce:
”Una crisi di governo sarebbe folle, una sciagura per l’Italia, con pesanti conseguenze sulla stabilità economica e finanziaria; il governo dunque va avanti, fino al 2013, perché la solidità dell’alleanza con Umberto Bossi è immutata e perché non esiste alcuna alternativa a questo governo e a questa maggioranza. Il governo intende andare avanti fino alla scadenza naturale della legislatura, utilizzando il tempo che resta per approvare le riforme messe in cantiere dall’esecutivo: in primo luogo quella del fisco, che sarà presentata prima della pausa estiva senza pesare sul bilancio. Il governo uscirà rafforzato dalla verifica”.
“C’è la ferma intenzione – chiosa – di completare il programma arrivando alla scadenza naturale della fine della legislatura. In nessun altro paese le opposizioni e i media chiedono le dimissioni del governo in seguito alle elezioni di medio termine. Dunque, il governo va avanti: perché i cittadini gli hanno dato la maggioranza e perché sarebbe folle rimettere tutto in discussione con una crisi al buio. L’Italia finora è riuscita a tenersi lontana dal baratro del default, ma se oggi si andasse alla crisi che cosa accadrebbe? Se il governo cadesse aumenterebbe il peso degli interessi sul debito pubblico, e sarebbe una sciagura, non per il governo o per Berlusconi, ma per l’Italia, per la stabilità finanziaria e il suo futuro. Una caduta del governo è inimmaginabile, perché non esiste alcuna alternativa a questo governo dal momento che le tre o quattro opposizioni oggi presenti sono divise tra di loro e non in grado di esprimere un programma e un leader”.
”Chiedono una mia uscita di scena, ma è evidente che sollecitando un suicidio è impossibile il matrimonio. Non voglio rimanere per sempre a Palazzo Chigi o leader del Pdl, ma ho la fermissima intenzione di lasciare all’Italia un grande partito legato al Ppe trasparente e democratico, baluardo della democrazia e della libertà. Per il futuro più vicino, prevedo l’approvazione della riforma del fisco prima della pausa estiva: tre aliquote, più basse, revisione del sistema delle deduzioni e detrazioni, cinque imposte in tutto: il tutto senza buchi di bilancio. Da qui alla pausa di agosto arriverà la manovra economica, in accordo con l’Europa e con scelte sostenibili per i cittadini”.
Berlusconi: ”No crisi di governo, sciagura per l’Italia
di 22 Giugno 2011 00:00 34 views0