Legambiente: ”È un’iniziativa positiva, che va nella giusta direzione per passare concretamente dalla vecchia chimica di base dei derivati del petrolio a quella del futuro, fondata sull’innovazione e materie prime rinnovabili”.
Il responsabile del settore scientifico di Legambiente, Stefano Ciafani, commenta così la notizia della sottoscrizione del protocollo d’intesa per la chimica verde a Porto Torres da parte di governo, enti locali della Sardegna, Eni e sindacati della chimica, che ha per obiettivo la riconversione industriale del sito petrolchimico sardo. ”Solo puntando sulla ricerca e sullo sviluppo dell’industria manifatturiera occidentale – prosegue Ciafani – la chimica riuscirà a competere sui mercati globali sempre più invasi dalle produzioni a basso prezzo ma ad alto costo ambientale di Cina e India”.
”Il nostro augurio – aggiunge il presidente di Legambiente Sardegna Vincenzo Tiana – è che questo progetto imprenditoriale consenta anche il mantenimento dei posti di lavoro nella zona industriale di Porto Torres, che attraversa un periodo molto delicato sotto il profilo occupazionale come dimostra il caso dei cassintegrati della Vinyls, autoreclusi da troppo tempo all’Asinara. Occorrerà verificare, poi, che la biomassa destinata ad alimentare la bio raffineria e, soprattutto, la centrale termoelettrica del nuovo polo venga prodotta senza arrecare danni alle produzioni agricole della Sardegna”.
Chimica, firmata intesa polo verde a Porto Torres
di 27 Maggio 2011 00:00 16 views0