Mediazione civile: il cittadino ha bisogno di comportamenti lineari

di isayblog4 30 views0

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È perfettamente vero che ognuno può esprimere un parere sulla mediazione civile ma ciò non significa discreditare il Ministro di Giustizia.

Ancora veleni sulla mediazione civile da parte dell’O.U.A. mentre un avvocato su mille barerebbe con la mediazione – dice Pecoraro, presidente dell’ANPAR (Associazione Nazionale per l’arbitrato e la conciliazione). Ai cittadini non piace il comportamento all’insegna della polemica da parte di questi pochi avvocati, che lanciano veleni sul Ministro, solo perché si è eretto a difesa dei cittadini contro la casta. Il Ministro e i funzionari del ministero fanno di tutto affinché la legge venga rispettata.

Non è vero che la circolare del 4 aprile c.a, “acuisce profili di anticostituzionalità, perchè il decreto legislativo non consente di individuare criteri di qualità per la formazione dei mediatori e requisiti idonei di competenza. Il mediatore, – là dove il regolamento lo prevede – “potrebbe ragionare con l’unica parte presente, sul ridimensionamento o sulla variazione della sua pretesa da comunicare all’altra parte che non si è presentata, come proposta dello stesso soggetto in lite e NON il mediatore”.

Dunque, nessun diritto violato e nessuna mediazione unilaterale, solo il rispetto della volontà del cittadino. Mi interessa particolarmente sapere, continua Pecoraro, per quale motivo l’O.U.A. nulla dice in merito ad avvocati che ricoprono la carica di rappresentanti legali in società di capitali che si sono costituiti sia in enti formativi che in organismi di conciliazione. Il tutto in barba alla tanta invocata legge professionale che recita “l’esercizio delle professioni di avvocato e di procuratore è incompatibile con l’esercizio di attività imprenditoriali in nome proprio o in nome altrui. L’O.U.A. ha sempre detto che la mediazione è “arricchimento economico” per organismi ed enti formativi.Queste sì che sono situazioni anomale nella mediazione civile come mai fanno finta di non conoscerle?

Da tutto quanto dice l’O.U.A. fino ad oggi non riesco a raccogliere nessun barlume di verità, ma solo azzardate previsioni di incompetenza e sollevamento di ansie nei confronti della categoria dei mediatori. Queste sono tendenze preoccupanti alle quali bisogna porre rimedio. L’ANPAR quale associazione regolamentata rappresentativa degli interessi legittimi dei mediatori se, non finisce lo stillicidio di false notizie sulla figura del conciliatore/mediatore, sugli enti di formazione e sugli organismi di conciliazione, da parte dell’O.U.A – assicura Pecoraro – è costretta a prendere una serie di provvedimenti a tutela delle citate categorie, magari attivando una richiesta di risarcimento danni attraverso l’avvio di una procedura conciliativa, anche perché gli estremi ci sono tutti.

Il presidente
G. Pecoraro

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