È stata presentata oggi in Piemonte la proposta di legge che promuove nuove misure nella lotta contro l’abusivismo in Piemonte Gian Luca Vignale, primo firmatario. Ecco in sintesi i punti fondamentali del testo di legge primo firmatario Gian Luca Vignale:
– obbligo di identificazione per ogni nomade e permanenza massima in un campo di tre mesi, oltre i quali bisognerà scegliere tra stanzialità o nomadismo, e quindi migrazione in un altro comune;
– allontanamento immediato per chi – esattamente come dispone una direttiva europea – dopo 90 giorni di permanenza, non ha lavoro e mezzi sufficienti per auto-sostenersi e vive sostanzialmente di espedienti;
– ogni nomade o nucleo familiare rom dovrà pagare al comune in cui sosterà una quota giornaliera per l’utilizzo dei servizi (acqua, gas, luce, rifiuti, etc);
– all’arrivo a ciascun nomade verrà consegnata una card di identificazione, verranno ammessi solo cittadini con documento di identità valido e senza condanne in giudicato;
– ogni campo nomade verrà sorvegliato da un nucleo di polizia dedicato;
– istituzione del Commissario regionale per la tutela del nomadismo e il contrasto all’abusivismo, organo di nomina regionale con il compito di monitorare la presenza nomade, identificare e segnalare alle forze dell’ordine irregolarità o situazioni abusivismo e definire azioni di inserimento sociale dei nomadi sul territorio regionale;
– incentivi per il rimpatrio che stimolino i nomadi ad andare in altri territori. Una sorta di incentivo alla Sarkozy che prevede il pagamento del biglietto per tornare a casa dei nomadi regolari.
La legge è successiva ad un’indagine condotta da Vignale, anche presidente della commissione movimenti migratori della Regione Piemonte, all’interno dei campi nomadi torinesi che rilevano una presenza a Torino di almeno 2000 nomadi di cui quasi la metà irregolari. Solo a Torino 4 sono i campi nomadi regolari ( strada Germagnano, strada Aeroporto, via Lega e corso Unione Sovietica) e 3 irregolari ( lungo stura Lazio, via Germagnano, corso Tazzoli) e altri due piccoli (15-20 persone, Continassa e ex scalo Vanchiglia).
”Questa proposta di legge – dichiara Gian Luca Vignale, consigliere PDL Regione Piemonte – vuole essere un passo concreto per riportare serenità e legalità sul nostro territorio e per superare l’attuale emergenza rom, causata di anni di miopia politica e che oggi porta a fenomeni di illegalità, insicurezza ma anche scontri e disagi sociali. È infatti necessario ora affrontare il problema nomadi con misure strutturate e complesse che non risolvano solo in modo momentaneo l’emergenza nomadi, ma che riescano a portano sicurezza, legalità e condizioni adeguate chi sta sul nostro territorio. Per questo motivo oltre gli sgomberi dei campi abusivi nella proposta di legge si predispongono anche misure di controllo come la card, sicurezza come il Commissario Nomadi e un nucleo di forze dell’ordine all’interno di ogni campo e rispetto delle regole fondamentali come la scolarizzazione, l’identificazione e il pagamento di quanto si utilizza. È infatti evidente che di fronte a persone che pagano i servizi, rispettano le regole e abbiamo gli stessi diritti e doveri dei cittadini piemontesi non solo venga favorita l’inclusione sociale ma anche si vadano ad abbattere tutte quelle condizioni degradanti in cui oggi vivono i nomadi”.
Gian Luca Vignale
Presidente Commissione movimenti migratori
Consigliere PDL Regione Piemonte