Con il via libera alla Camera, il decreto sul federalismo municipale, costituisce una vera rivoluzione copernicana, che apre la strada a una stagione storica di riforme. Abbiamo finalmente l’occasione di realizzare un vero ammodernamento di questo Paese, sostituendo a un sistema centralista dello Stato un modello di autonomia che gioverà a tutti. I 17 miliardi che ogni anno escono dalle tasche dei contribuenti veneti confluiscono nelle casse dello Stato senza che si possa decidere come utilizzarli.
Grazie all’autonomia impositiva, avremo voce in capitolo in questa decisione. Sono certo che dopo l’approvazione del federalismo municipale si passerà al decreto attuativo sul federalismo regionale e agli altri capitoli di una riforma non più rimandabile che, senza negare la solidarietà, induce tutti a una vera assunzione di responsabilità.
Ad esempio attraverso il principio dei costi standard, che calcola il costo reale dei fabbisogni e lascia ai territori la gestione delle risorse che essi producono. Ecco perché il sistema federalista, proprio di tutte le democrazie mature, è un movimento centripeto, non centrifugo, sul quale si può fondare un nuovo patto di autentica unione nazionale.